domenica 27 ottobre 2019

Il Santo Piacere a teatro

Dio è contento quando godo. A ricordarmelo è stato Giovanni Scifoni che, con l’”aiuto” del pizzettaro Rashid e di don Mauro, ha portato sul palcoscenico della Sala Umberto di Roma uno spettacolo geniale, Santo Piacere, sul rapporto che noi maschietti abbiamo con le nostre pulsioni sessuali e lo fa percorrendo un po’ la sua storia.
Chi segue Scifoni sui social o chi l’ha conosciuto nella veste di presentatore di Beati voi, trasmissione di TV2000, si rende conto del lavoro che ha portato l’attore a questa riflessione: è riuscito ad assemblare, aggiungendo e limando il materiale di sua produzione, uno spettacolo divertente ma che lascia spazio anche a tanta riflessione (e dal canto mio pure qualche lacrima). Dal teatro, infatti, non sono uscito indifferente per due motivi. Il primo mi ha fatto riflettere sul bigottismo con cui noi cristiani (in particolare noi cattolici) affrontiamo l’argomento sesso dimenticandoci che Dio ci ha donato questa sfera per renderci felici. L’altro punto che mi ha fatto riflettere è il rischio di idolatrare il sesso che da strumento di comunione che ci guida per il “per sempre” rischia di alimentare pulsioni che potrebbero far male.
Uno spettacolo che, senza ombra di dubbio, mi fa tornare a casa con la consapevolezza che “Dio è contento quando godo”.

venerdì 27 settembre 2019

Amati fino alla fine

Ho colto l'invito di Gianluigi De Palo, presidente del Forum delle Associazioni Familiari, a raccontare della vita delle famiglie che condividono la loro quotidianità con disabili.
Quello che sto per scrivere non è un’esperienza familiare perché non ho figli disabili (in verità io e Angelica non abbiamo figli). La storia che, brevemente, racconto è quello degli sguardi che ho incrociato nelle strutture di accoglienza in cui lavoro. Sono un educatore in casa famiglia e la comunità in cui presto il mio servizio (Casa Betania e la Cooperativa L’Accoglienza a Roma) ha varie case famiglia tra cui anche appartamenti che ospitano minori disabili. 
Questi ragazzi hanno varie tipologie di disabilità e tra loro ci sono anche minori allettati, attaccati ad un respiratore, ragazzi che vivono con le loro grosse difficoltà e che riescono ad andare avanti grazie alle cure amorevoli degli operatori che condividono con loro un pezzo di vita: un accompagnamento che alcune volte si è trasformato in un vero e proprio stare accanto fino alla morte naturale.

martedì 30 luglio 2019

Sostegno agli studenti dell'Istituto Giovanni Paolo II

In questi giorni, il Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del matrimonio e della Famiglia, sta subendo  dei cambiamenti di fronte ai quali non posso restare indifferente. Io non scrivo nulla di cosa penso sulla vicenda ma condivido con voi la lettera che gli studenti dell’istituto hanno scritto al preside dello stesso, Mons. Pierangelo Sequeri, e che  hanno voluto rendere pubblica perché sentono che le loro richieste sono state inascoltate. All’interno di questo appello è descritta tutta la vicenda. 
Non voglio scrivere nulla sui fatti perché rischierei di entrare in una lotta fratricida che non porta frutto all'unità della Chiesa. Anche per questo gli studenti chiedono, a chi condivide la missiva, di farlo nella sua interezza e di "condividere fatti oggettivi e fondati sulla situazione, senza emettere giudizi o considerazioni che potrebbero danneggiare o andare contro l'unità della nostra Chiesa o contro l'immagine del Santo Padre, Papa Francesco" (cit.).
Per questi motivi condivido qui sotto solo il link della lettera degli studenti.

lunedì 29 luglio 2019

Pensieri in casa famiglia

Non posso parlarvi dei fatti di Bibbiano, la vicenda è complicata e scandalosa e le indagini verificheranno quello che è accaduto. Su questa vicenda posso solo, brevemente, dire due cose.
La prima è che questa vicenda infanga l’ottimo lavoro che molti operatori dei servizi sociali effettuano ogni giorno: lavoro di persone oneste che mettono da parte ogni interesse personale (se mai ce ne fossero) e sacrificandosi ogni giorno per il bene dei minori che gli vengono affidati.
La seconda cosa che mi sta a cuore è il clima d’odio che una parte politica sta creando verso gli operatori del sociale e in particolare contro le case famiglia. Questa parte politica, come ho già scritto tempo fa, trova terreno fertile in una vasta area di persone che per ignoranza, per poca informazione o semplicemente perché si sente autorizzato a poter esternare il proprio odio è pronta a sparare sentenze estendendo i difetti degli altri (quelli di Bibbiano per esempio) a tutti quelli che lavorano onestamente.

domenica 7 luglio 2019

Bella come sei

Quasi otto mesi fa ho preso una decisione netta, stupida per molti, incomprensibile per altri, audace per pochi: non farmi più la tinta ai capelli. Questa cosa apparentemente innocua e molto personale ha suscitato le più disparate reazioni delle persone attorno a me. Chi ha minacciato di non rivolgermi più la parola, chi ha tentato di ricavarne letture psicologiche, chi ha cercato di dissuadermi, chi mi ha indirizzato sull’hennè, chi si è proposto di venire a casa mia a farmi la tinta ogni mese, chi ha plaudito alla mia scelta in quanto tendenzialmente di “moda” oggi. Mio marito, del quale sinceramente era l’unico di cui mi interessasse l’opinione, mi ha lasciato libera scelta se pensavo la cosa mi facesse bene.
Fatto sta che, con il passare dei mesi e con la comparsa sempre più pressante del bianco sulla mia testa, ho dovuto subire le più assurde pressioni psicologiche da parte di tutti per una cosa così banale. Chi non mi vede da un po’ potrebbe pensare che a 34 anni in fondo sono pochi fili che neppure si notano… in realtà i bianchi sono parecchi, troppi per la mia età (sarà la genetica? Lo stress? Chissà).
Mi sono chiesta: ma non siamo tutti grandi sostenitori della bellezza naturale, del valore unico di ogni persona, della bellezza interiore, ecc.? Vale, ma fino ad un certo punto?

mercoledì 3 luglio 2019

I tuoi anni

Erba calpesti e calpesterai:
gli anni ti consumano
e umana stanchezza senti.
Sei costretto a mettere,
in capiente valigia,
alcune cose che la Vita,
in Sua immensa saggezza,
Ti ha donato.
Nuovi giorni verranno,
su nuovi lidi attraccherai.
Avrai lo sguardo fisso al presente,
ti volterai di tanto in tanto
e con animo rinnovato
guarderai luoghi, visi e mani.

lunedì 3 giugno 2019

Il tuo cammino

Di argentea esperienza
con il sole che bagna la fronte.
Stanchezza non temi
e con forza percorri, libero,
una strada che spesso ignori. 
Nella sacca poche cose:
l’indispensabile per il tuo sentiero
e un libro per compagnia.
Non che questa manchi:
piacere nei nuovi incontri 
che, attimi luminosi,
porti sempre nel cuore.
Tenace continui per la tua strada
e, quando la stanchezza senti,
trovi nuovi stimoli
che rinnovano la tua forza.

martedì 21 maggio 2019

L’alternanza dei cristiani

Sarà che, come dice mia moglie, ho una parola buona per tutti (non credo sia così) ma c'è una cosa che proprio non mi va giù. Ieri ho condiviso il mio pensiero (qui il link) su come Salvini abbia sbagliato, a mio parere, facendosi portatore politico di valori cristiani e di come questi ultimi siano assenti nel suo pensiero. Mi è piaciuto che gran parte del mondo cattolico si sia incavolato di fronte a ciò, e abbia detto che no, così non va bene.
Tuttavia, questo fervore da parte di molti cattolici nel difendere il Vangelo, questo accanimento contro chi decide se dei poveracci debbano morire in mare oppure no, è uscita fuori con forza solo in questo caso.

lunedì 20 maggio 2019

Fede e propaganda

Sto rischiando di diventare monotematico ma il nostro ministro dell'Interno, Matteo Salvini, mi spinge a condividere alcuni pensieri nati dopo la sua manifestazione a Milano di sabato scorso.
Sento il dovere morale di doverlo fare pubblicamente perché è stato colpito il mio essere cristiano. Non mi riferisco al Rosario esposto come un feticcio al suo comizio (chissà se il ministro lo prega oltre che usarlo per la sua propaganda); non mi riferisco al fatto di voler affidare l'Italia a Maria (anche io quando prego lo faccio) o al fatto di citare i santi patroni d'Europa. Mi offende il suo arrogarsi ad essere rappresentante dei cattolici (quelli onesti, come dice lui).

sabato 11 maggio 2019

Sono

Sono la mano di Dio
che tu ora fatichi a vedere.
Sono gli occhi
che ti descrivono la bellezza.
Sono il sogno
che non riesci a fare più.
Sono il sollievo 
che il Padre ti dona.
Sono l’aiuto
che con aneli con tutto il tuo essere.
Sono lo scudo
che ti difende dal nemico.
Sono la spada
che puoi impugnare per lottare.



giovedì 9 maggio 2019

La casa di Dio

"Se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto a causa del peccato, ma lo spirito è vita a causa della giustificazione. E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi." (Rm 8,10-11)
Sto riflettendo su questo passo e mi rendo conto di quante volte sono io a non volermi salvare. San Paolo, infatti, ci dice che se lo Spirito abitasse in noi, avremmo la resurrezione. Quante volte mi trovo a parlare di resurrezione, di salvezza dalle nostre sofferenze e quante volte faccio fatica a far abitare Dio in me. Quante volte penso che Dio non voglia abitare in me: quando mi sento solo; quando le sofferenze sono più forti della speranza; quando fede e speranza mi sembrano lontani. Quante volte non riesco a far abitare Dio in me perché lo sento lontano. Eppure basta aprire gli occhi, guardarmi intorno per rendermi conto che c'è qualcuno che vuole starmi vicino, qualcuno che è pronto ad aiutarmi e sostenermi nel momento del bisogno. Dio non mi lascia solo ma si manifesta concretamente nella mia vita con le persone che amo. A me tocca solo fare uno sforzo, aprire la porta del cuore e far abitare Dio nella mia vita. Solo così otterrò la resurrezione.

martedì 7 maggio 2019

Credi

Anche se segni non vedi,
se il Cielo, per te, è buio
sappi che il bello che vedo
è oltre quella coltre.
Inutilità nel tendere le mani
ma basta un tuo segno 
e, come un Cireneo, mi trovi 
accanto a te in silenzio.
Le mie parole non servono
perché in una stanza nascosta
troverai la Verità
e io sarò pronto a gioire con te.
Lasciami, però, tenerti la mano
non lasciarla mai
perché insieme troveremo la Luce
che in questo momento è lontana.

venerdì 26 aprile 2019

Il cuore dei bambini

Credo che quando Gesù disse che ci saremmo salvati solo se avessimo avuto un cuore come i bambini, Egli aveva in mente uno dei bimbi della casa famiglia in cui lavoro. 
L'altro giorno, infatti, mentre andavamo a fare una passeggiata sulla spiaggia di Fregene, questo bimbo di otto anni ha detto: "Io non ho paura di niente perché Gesù Cristo è sempre con me. Io credo in Lui e Lui crede in me".
Questa frase la ricordo parola per parola perché mi ha colpito la sincerità con la quale l'ha pronunciata. Ovviamente lui lo ha detto perché aveva annunciato che voleva fare il bagno e noi gli abbiamo detto di no perché con il mare mosso era pericoloso farlo. Tuttavia, se ha esternato questo pensiero, vuol dire che la sua vicinanza con Cristo è reale nel suo cuore.
Affidiamo a Dio questo bambino e la sua storia affinché possa continuare ad alimentare questa certezza e chiediamoGli di donarci un cuore semplice e sincero per poterLo servire con tutto noi stessi... come fanno i bambini.

giovedì 25 aprile 2019

I colori della Libertà

Di rosso dipinta:
sangue versato e non fermato
da chi violento
la Storia ha sporcato.

Di bianco dipinta:
candore dall’Alto
più volte osteggiato
e spesso imbrattato.

Di verde dipinta:
speranza di genti
nel cuore portata
e in mente anelata.

DI giallo dipinta:
illumina viste,
luce di vita
Con alma difesa

venerdì 19 aprile 2019

Dio si lascia vincere dall'amore

Ci sono momenti nella vita in cui ti trovi ad essere come Giovanni sotto la croce; altre situazioni in cui sei Maria sotto la croce; e poi ci sono quei momenti in cui sei chiamato ad essere tu sulla croce come Gesù, con Gesù.
A volte ti trovi a stare accanto a chi soffre, a condividerne il dolore, a sperimentare l’impotenza davanti alla sofferenza; accompagnare una madre o un padre anziano, sostenere una persona che ami nella malattia, stringere la mano ad un amico che non ce la fa.
Il dolore può entrare nella tua vita per una malattia che ti devasta, per un figlio che ti dà pena, per un fratello che ti ferisce nel profondo. Succede per una ingiustizia subita, una violenza fisica, verbale o psicologica; può essere per un amico che ti delude, un marito che non ti comprende, un amore non corrisposto. Puoi trovarti nella solitudine più amara, nell’indifferenza atroce di chi ti sta vicino, nell’incapacità di trovare un senso alla tua vita, nella lontananza da chi ami.

giovedì 18 aprile 2019

L'acqua del catino

L'acqua del catino è limpida:
porta via con sé il dolore
che cuori desolanti
urlano nel silenzio del mondo.

L'acqua del catino è fredda:
ma l'amore fraterno
la riscalda, ritempra la pelle
che stanca riposa.

L'acqua del catino è nuda:
spoglia chi lava,
veste di carità chi umilmente
riceve l'amore.

L'acqua del catino è dolce:
con se ha il sapore di misericordia
che tende la mano
e insegna il servizio.

martedì 16 aprile 2019

Notre Dame: un simbolo per tutti

La cattedrale di Notre Dame a Parigi ieri è bruciata. Non si sa perché sia successo. So solo che di fronte alle immagini trasmesse in diretta ieri sera il mio cuore era triste. Un simbolo della Francia e dell'Europa che nell'arco di qualche ora è stato distrutto dalle fiamme. Certo, ci sarà una ricostruzione ma questa impiegherà anni prima che la cattedrale parigina possa tornare ai suoi splendori.
Questo evento di ieri sera ha colpito tutti, un poco ci ha anche rattristati perché Notre Dame non è solo una costruzione di pietra (come in tanti hanno affermato), non è un oggetto sul quale prima di piangerci sopra bisogna pensare ai migranti morti in mare, alle guerre nel mondo (ho letto anche queste cose sui social). Infatti, per quanto possano essere tristi queste cose, chi pone il discorso in questi termini non le ha veramente a cuore ma ha ha trovato un modo (sbagliato) di richiamarle all'attenzione. Un monumento della portata di Notre Dame è un simbolo di fronte al quale credenti e atei, cattolici e coloro che professano altre fedi si riconoscono ed è ingiusto sminuirlo in questo modo.

venerdì 5 aprile 2019

Salvezza per molti

Salvezza per molti,
strane parole
sconvolgono i colti
ma portano sole.

Salvezza cercata,
da cuore sincero
con forza anelata
e dolce al pensiero.

Salvezza dal Padre
che manda Suo Figlio:
nuova strada apre
e porta scompiglio.

Salvezza dà voce
a chi non si rassegna
a chi abbraccia la croce
e amore consegna.

giovedì 4 aprile 2019

Donna


Vale quel che dici
gustando le tue parole
che educano al rispetto.
Vale quel che tocchi
che con amore di madre
doni al tuo frutto.
Vale quel che odori:
profumo di casa
che amorevolmente doni.
Vale quel che senti:
con il cuore attento
a parole che ti circondano.
Vale quel che vedi
che realtà ti mostra
e con coraggio affronti.

martedì 2 aprile 2019

Creare Famiglia

36 anni, coniugato, vive e lavora a Roma. Un punto chiave per capire la sua vocazione per Giovanni Varuni è stato l’incontro con i missionari Oblati di Maria Immacolata. Giovanni ha infatti vissuto al Centro giovanile di Marino laziale (Roma), alcuni anni nel Movimento giovanile Costruire, per poi associarsi all’Associazione Missionaria Maria Immacolata. Attualmente lavora come educatore per la cooperativa L’Accoglienza che gestisce alcune case-famiglia a Roma.
Da più di sei anni lavori presso Casa Betania, una casa-famiglia che accoglie minori con diverse problematiche…
Ho iniziato a lavorare nella comunità di Casa Betania nel luglio del 2012. In questi anni il mio servizio (mi piace definirlo così) ha avuto tanti cambiamenti. Sono stato assunto per lavorare in case-famiglia che ospitano bambini e ragazzi con varie forme di disabilità anche gravi. Il lavoro in questa realtà va dall’assistenza pura alla persona al condividere la quotidianità con questi ragazzi. La “politica di gestione” delle case famiglie della comunità è quella di dare un ambiente all’ospite quanto più familiare possibile. Posso dire che il mio lavoro consiste anche nell’essere famiglia con i ragazzi delle case. All’inizio mi sembrava un lavoro molto duro. Ricordo che al primo colloquio dissi chiaramente che, non avendo mai lavorato con ragazzi disabili, non sapevo fino a quando avrei retto: avevo messo le mani avanti. A Casa Sull’Albero, questo il nome della struttura, sono andato avanti fino all’inizio del 2017, poi ho continuato, perché mi hanno chiesto di cambiare il mio servizio, spostandomi nella struttura “madre” dove ci sono i ragazzi che definiremmo normodotati, ma che comunque presentano problematiche. Qui il mio lavoro è cambiato del tutto: mentre a Casa Sull’Albero i tempi erano scanditi da pratiche sanitarie, cambi pannoloni, pasti e momenti di svago ora le giornate sono molto variabili. Le attività dei ragazzi sono tante e la logistica non è semplice: immaginate una famiglia con sette figli dove ognuno ha un’attività pomeridiana diversa. Ci sarebbe da impazzire! Fortunatamente la casa vede la presenza di una famiglia residente e il lavoro è molto più semplice perché organizzato bene e distribuito ancora meglio. Certo, gli imprevisti ci sono sempre, ma a quelli si trova sempre una soluzione.

lunedì 1 aprile 2019

Salvini e le Case Famiglia

Mi ero ripromesso di parlare poco del ministro Salvini e delle sue politiche che non condivido. Stavolta, però, mi sento chiamato in causa in prima persona perché oggi verrà presentata la richiesta per costituire una commissione d’inchiesta per le Case Famiglia italiane per beccare, a detta del vicepremier, “chi toglie alle famiglie, usa e trattiene i bambini solo per incassare i soldi”.
Questa cosa mi offende e non solo perché sono educatore di Casa Betania, una casa famiglia romana che da 26 anni opera sul territorio del XIV municipio. Conosco la serietà della casa famiglia dove lavoro, la mia onestà mi avrebbe già portato lontano se ci fossero state cose poco chiare, quindi non ho nulla da temere da questa eventuale commissione d’inchiesta. Tuttavia, questa presa di posizione mi fa arrabbiare perché, come è ormai prassi di Salvini, tende a creare un nemico e, dopo le ONG che operano nel Mediterraneo, ora tocca alle strutture di accoglienza dei minori e lo fa alimentando il malcontento che, concimato dall’ignoranza di chi non conosce la realtà delle case famiglia, fa di queste ultime un nemico che rallenta adozioni o rientri in famiglia di bambini che per vari motivi vengono allontanati dal nucleo familiare. Ricordo al ministro che i tempi di permanenza, dipendono dalla lunghezza dei progetti sui bambini e questi non vengono decisi dalle case famiglia ma da un giudice che si muove in base ai rapporti dei servizi sociali, tutori e curatori. È un lavoro di rete che, quando è fatto seriamente, porta solo benefici al bambino ospite nelle strutture. Forse ha ragione il premier Conte che lo ha invitato a studiare prima di esternare queste cose.
Paragonare le case famiglia a un qualsiasi truffatore è una mossa umanamente scorretta perché, anche se ci possono essere strutture (e purtroppo ne ho conosciute) che non hanno a cuore l’interesse dei minori, non si può insinuare il dubbio nella testa della gente facendo credere che sono tutte uguali, che tutte sono mosse da scopi lucrativi. È come dire che chi vota la Lega è un ladro perché questo partito ha fatto sparire 49 milioni di euro.

sabato 30 marzo 2019

Verona sì, Verona no, Verona boh

Da ieri è iniziato a Verona il Congresso Mondiale delle famiglie. Dal sito dell'evento si legge che "Il Congresso Mondiale delle Famiglie (World Congress of Families, WCF) è un evento pubblico internazionale di grande portata che ha l’obiettivo di unire e far collaborare leader, organizzazioni e famiglie per affermare, celebrare e difendere la famiglia naturale come sola unità stabile e fondamentale della società." Tuttavia, non riesco a descrivere quello che provo di fronte a questo evento: è come se la mia opinione si fosse scissa in tre parti che brevemente descriverò.

Verona sì perché i contenuti del congresso li condivido e non solo perché sono cristiano. Il matrimonio fondato sull'unione di un uomo e una donna, i diritti dei bambini a crescere in una famiglia "come società naturale fondata sul matrimonio" (art. 29 della Costituzione Italiana), il diritto di un concepito a continuare il suo percorso nella vita sono valori incondizionati di fronte ai quali non posso cedere perché fanno parte di quel bagaglio utile per costruire un mondo che abbia a cuore il bene comune (o almeno che si metta alla ricerca di questo).

venerdì 29 marzo 2019

In Versi, il mio libro

Questa raccolta di poesie è il cammino di una vita, la mia vita. Un cammino che si muove nella mia spiritualità perché tutto quello che faccio e che vivo è frutto del mio essere cristiano. Anche quello che scrivo lo è.
Da 12 anni raccolgo quello che scrivo (poesia e prosa) in un blog (paroleinblog.blogspot.com) e tra questi testi ci sono tante poesie che mi raccontano. Negli ultimi anni, però, mi sono soffermato su poesie di senso religioso e qui tento di dargli un ordine. 
Questo libro è una metafora del mio essere cristiano che è racchiuso nella vita di Cristo. Il libro si apre e si chiude con la figura del Figlio di Dio. La prima parte è caratterizzata da poesie sul Natale e sulla Santa Famiglia. Mi soffermo su Maria e sul suo che ha salvato il mondo; su San Giuseppe al quale sono molto devoto e che è per me fonte di ispirazione con il suo essere un uomo giusto, un padre esemplare e un lavoratore onesto. Tuttavia, i due genitori di Gesù non sono solo un modello di fede, giustizia e amore ma sono anche fonte di ispirazione per una sana educazione. Una fonte, questa, che per me è importante  nel mio lavoro di educatore. La Santa Famiglia, inoltre, è un’ancora di salvezza quando attraverso momenti difficili in famiglia.

martedì 26 marzo 2019

La vera Forza

Esistono due tipi di forza. C'è quella che è associata al fisico, che a tratti può essere bruta. È quella che può portare gli individui a commettere abusi, soprusi e violenze nel mondo. Questa forza è pericolosa perché porta ad un concetto di potere che va oltre il bene degli esseri umani. Questo potere è concepito nel senso di dominio provocando i danni che conosciamo bene. Questa logica di potere porta a sovrastare gli altri. Ecco, quindi, che troviamo violenze nelle famiglie e nei gruppi che frequentiamo fino ad arrivare ai soprusi tra ricchi e poveri che sempre più caratterizzano la nostra società e le nostre nazioni.
Esiste, poi, un'altra forza che attinge la sua potenza dall'amore. È una forza che è tutta mitezza e pace, che sembra debolezza ma porta ad affrontare (e a superare) tutte le forze del mondo. Questa forza assicura la fermezza e la costanza nella ricerca del bene e può portarci a vincere anche le nostre paure (anche della morte!), di affrontare le dure prove che la sorte ci conserva.
Lasciamoci, quindi, riempire da questa forza che trae da Dio la sua energia vitale, solo così potremo essere veri uomini di pace e, uniti, alzare la voce contro il mondo che ci vuole schiavi del potere.

martedì 19 marzo 2019

San Giuseppe

Guidasti per mari la tua Barca
con il tuo bastone che da timone faceva.
Insegnasti lavoro e umiltà 
a Divin Figlio a te affidato.
Unisti la tua giusta vita
con chi, vergine, concepì il Figlio.
Seguisti angelici consigli
che giustizia ti indicarono.
Ergesti la tua vita
proteggendo l’Altrui vita.
Ponesti il tuo nome
a Figlio del Misericordioso.
Pagasti con l’amore
quel che poco chiaro parea.
Entri nella Storia
preservando la nostra salvezza.

venerdì 8 marzo 2019

Se tu mi guardi, divento bella

Tempo fa mi è capitato tra le mani un file con le lettere di Santa Chiara d’Assisi a Santa Agnese di Praga. Nell’ultima di queste lettere Chiara parla di Gesù come “specchio senza macchia”, e invita Agnese a specchiarsi in Lui tutti i giorni. A tal proposito le scrive “Questo specchio, guardalo ogni giorno, o regina, sposa di Gesù Cristo, e di continuo scruta attentamente in lui il tuo volto, cosicché interiormente ed esternamente tutta ti adorni, avvolta e cinta di vari colori, adornata pure con i fiori e le vesti di tutte le virtù”. 

Chiara sa che per una donna la bellezza è importante e dice ad Agnese che se vuole essere bella (non solo dentro ma anche fuori) deve guardarsi in Gesù. Cioè passando attraverso Gesù ci si riconosce belle, ma anche guardando se stesse nel modo in cui Gesù ci guarda ci si scopre belle.

giovedì 7 marzo 2019

Mansuetudine

Di umiltà pervasa,
fai ereditare la terra
a chi, con carità,
tende la mano ai fratelli.
Rendi il cuore giocondo e festevole,
abito di seta indossato.
Trasformi la nostra anima
aprendo il nostro cuore:
grande, ospita tutti,
comprende tutti.
Doni la pazienza
a chi nervoso e prepotente
vuole spezzare anziché piegare.
Pazienza che è un atto di fiducia 
perché paziente è con noi il Padre.
Sopporteremo, così, sgarbi,
osservazioni che, come lame,
tagliano la nostra anima.

martedì 5 marzo 2019

La cucina di mia moglie

Di mattina quando impasti
i tuoi dolci e i tuoi bignè
inizi i tuoi dolci pasti
e io sto lì con te.

Di pomeriggio giri il sugo
e cali pasta dorata,
mi avvicino come un bruco
bevendo un'aranciata.

Di sera quando friggi
i miei occhi guardano te.
Tra le padelle volteggi
e io mi sento un re.

Di notte una tisana
bevi in compagnia
che scende calda e sana
e la giornata porta via.

lunedì 4 marzo 2019

Una ricchezza giusta

Nel Vangelo si parla spesso di povertà e ricchezza. La questione economica è presente spesso nei discorsi della vita pubblica di Gesù. Non sto qui ad elencare tutte le volte che il Nazareno parla di soldi e del rapporto malsano (o del giusto utilizzo) perché sono troppe e non voglio annoiare con lunghe citazioni.
Mi soffermo su una frase del  Vangelo di Matteo (19,23-30). Gesù, in questo brano, dice agli apostoli che "è più facile che un cammello passi per una cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli." I dodici, udendo queste parole restano spiazzati. "Chi si salverà?", è questa la domanda che hanno nel cuore. Tuttavia, il Maestro risponde facendo leva sulla Misericordia divina: "a Dio tutto è possibile".
La situazione, in questo caso, viene ribaltata perché Gesù non dice che un ricco non può entrare nel regno dei cieli ma lascia uno spiraglio di salvezza a coloro che della ricchezza non ne fanno un idolo ma un mezzo di aiuto, a chi non accumula ricchezza per il proprio tornaconto ma ne beneficia con gli altri.

domenica 3 marzo 2019

Il silenzio

Ho un grande difetto: parlo troppo. Mi raccontano che quando ero piccolo ho iniziato a parlare tardi ma di una cosa possiamo essere certi: non mi sono fermato più.
Tuttavia, mi rendo conto che il silenzio è importante perché è nel silenzio che riesco a schiarirmi le idee. Quando vivo un momento di difficoltà, infatti, è nel silenzio che la nebbia dei troppi pensieri si dirada portando la luce là dove non c’è (o dove faccio fatica a vederla). Con gli anni ho imparato a riconoscere i momenti in cui stare zitto oppure quelli dove una mia opinione non era necessaria; ho imparato che vivere nella confusione, nei rumori cittadini non è salutare per la mia mente (oltre che per il corpo).

mercoledì 27 febbraio 2019

La tradizione

Ho sempre sostenuto che la tradizione sia importante. Tuttavia, il mondo in cui viviamo, tenta a minare tutto ciò che è tradizione, spesso ponendo l’accento solo su ciò che è innovazione. Quello che è tradizione, purtroppo, è sempre da retrocedere ad un mondo arcaico, patriarcale, che non può più appartenerci. Ma è sempre così? Certo che no.
La tradizione è importante per tre motivi fondamentali: sociali, familiari e individuali. Per la società è importante perché può ricordare alle persone che la vivono da dove vengono; quali sono le cose che hanno fatto diventare la società quello che è ora; da dove proviene il nostro modo di mangiare, di parlare, di rapportarci con le persone. Per una famiglia la tradizione è importante perché ricorda ai suoi membri la proprio storia, le “leggende” del nucleo familiare e perché, con i suoi riti (pranzi, feste) può rinsaldare i rapporti che con gli anni rischiano di deteriorarsi a causa dei cambiamenti (caratteriali e di esperienze). Per una persona la tradizione è importante per farla sentire parte di un gruppo.
Certo, vivere troppo nella tradizione può offuscare la vista sulla bellezza del futuro. Tuttavia, la smania di innovazione non deve lanciare una scure sulla tradizione perché ne vale della nostra identità.

lunedì 25 febbraio 2019

Sentiero di vita

A passi lenti
cammino per la strada, 
con risorse carenti
e in mano la mia spada.

Avanti o indietro
segno il mio percorso
e anche se è tetro
non mostro mai il dorso.

Sui sassi io inciampo
per questo son lento.
Non ho via di scampo
e la voglia alimento.

Avanzo deciso
sul sentiero di vita.
Con sudore sul viso
raggiungo la meta.

martedì 19 febbraio 2019

Nessuno tocchi Caino

Errore hai commesso:
fratello ammazzato.
Con arma in possesso
e spirito acetato.

Per strade ora vai
fuggiasco e ramingo.
Il perché tu lo sai
e vai in giro guardingo.

Il Padre è severo
ma comprende paure,
e con amor vero
ti evita lapidature

di gente crudele
che nel cuor non perdona,
che bevono fiele
e non ti scagiona.


lunedì 11 febbraio 2019

Cammino

Sorridi e t’abbraccio
e caro è il tuo viso.
Tu piangi e t’abbraccio
cercando un sorriso.

Ti tengo la mano
in veglia e in sonno.
Ma non andar lontano
rischiando l’affanno.

Io seguo i tuoi passi
veloci o un po’ lenti
su strada di sassi
che fan stringere i denti.

Ti aspetto sull’uscio
orante e sperante
che questo tuo guscio
possa esser generante.

sabato 9 febbraio 2019

Di Maio e i Francesi

In questi giorni, tutti a parlare della gaffe di Di Maio sulla democrazia francese scritta nella lettera a Le Monde. Io, fortunatamente, sono venuto in possesso della lettera originale e ne trascrivo un pezzo. Buona lettura

Cari amici Francesi, è con il cuore in mano che vi scrivo questa lettera. Sono emozionato e non riesco a spiegarvi il perché adoro la vostra nazione. Come potrei odiare chi, da tanto tempo, ci insegna come essere una democrazia civile.
Come dimenticare la lotta di Lady Oscar per la liberazione del ruolo della donna. Come al solito i poteri forti nascondono questa verità e la censurano dai libri di storia. Le fantastiche avventure di questa eroina del vostro popolo, però, non sono le uniche che sono state tenute nascoste dai poteri forti.

giovedì 7 febbraio 2019

Odianti

Mi crocifiggete alle vostre idee, 
sputandomi il vostro odio
ma lontano portan le maree
e da soli restate al podio.

Al soldo non so stare,
quel che penso io dico
se non sapete cosa fare
guardatevi l’ombelico.

Perdonatemi se son me stesso,
se parlo con mie opinioni.
Ma non prendetemi per fesso
e non rompetemi i coglioni.

Seguite ciechi i vostri capitani
che ipocriti vi tengon al guinzaglio.
La lingua cacciate e come cani
dolce vi sembra il lor bavaglio.

martedì 29 gennaio 2019

Morte: una sfida vinta

Oggi, per caso, ho letto qualcosa che più o meno diceva che l’unica sconfitta dell’uomo è la morte. Come se il sonno eterno fosse l’ultima sfida che la vita possa tenderci.
Tuttavia, la morte non è una sfida e nemmeno una sconfitta. Non potrebbe essere altrimenti per me che sono cristiano. La lezione più importante che Cristo mi ha insegnato, infatti, è che la morte è solo un momento di passaggio, che dopo di questa c’è sempre la resurrezione. A questo concetto di morte possiamo associare tutte le sofferenze che viviamo, quegli eventi che ci feriscono e ci uccidono, non solo nel corpo ma anche nell’anima. Queste circostanze sono dolorose e in queste, molte volte, non troviamo un senso. Io, almeno faccio sempre fatica a trovarlo e non nego che per alcuni episodi tristi della mia vita faccio ancora oggi fatica a trovarlo.

sabato 26 gennaio 2019

L'accoglienza

Che cos'è l'accoglienza? In questi tempi se ne parla tanto e spesso. Anche io mi sono interrogato sul significato che do a questo concetto.
Accoglienza è il coraggio di una di una mamma verso il figlio in grembo che spinge a portare avanti una nuova vita sia essa malata o meno; sia essa reale o frutto di un desiderio.
Accoglienza è aprire le braccia a chi chiede aiuto ma è anche far capire che, a volte, questo aiuto non porta frutto al richiedente. Accoglienza è far crescere le persone in questo senso. Accoglienza è (almeno per me lo è stato) aprire il proprio cuore al desiderio che è nascosto in quello di qualcuno che ha bisogno di far crescere e maturare una decisione; è accogliere il cuore di chi è in discernimento. Accoglienza, per me, è accompagnare fanciulli che affannano per le loro difficoltà; accompagnarli per un pezzetto di vita.

giovedì 24 gennaio 2019

Grida di infanzia

Li ho visti gridare
nel ventre di madre.
Li ho visti gridare 
per infanzia negata
Li ho visti gridare
per giochi mancati.
Li ho visti gridare
per ignoranza imposta.
Li ho visti gridare
per giochi di vera guerra.