lunedì 23 maggio 2022

Quel 23 maggio di 30 anni fa

1992 - 23 maggio - 2022

30 anni sono passati. Avevo solo 9 anni ma capivo che quello che era successo era di una gravità e di una brutalità incredibile. Bastava che guardassi lo sguardo di mia madre per capirlo.

30 anni sono passati da quando Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, persero la vita perché testimoni autentici della Giustizia.

30 anni sono passati e in molti non hanno capito (o non vogliono capire) che la mafia è quella dei crimini e degli attentati ma, soprattutto, che questa è insita nei comportamenti della gente.

30 anni sono passati ma il dolore assopito non deve farci dimenticare il sacrificio di chi ci voleva più liberi.

sabato 21 maggio 2022

Una collaborazione fruttuosa

Oggi, sabato della V settimana di Pasqua, con il commento al Vangelo del giorno di Annunciate dai tetti (che potete ascoltare qui), termina la collaborazione con don Domenico Bruno (almeno per questa iniziativa, sicuramente torneremo a fare cose insieme).

È stata una bella collaborazione e ringrazio don Domenico per avermi dato la possibilità di farla perché, per me che da laico condivido il carisma dei Missionari Oblati di Maria Immacolata, collaborare con un sacerdote che non sia oblato mi ha fatto fare un’esperienza di Chiesa di cui tanto ho bisogno e tanto mi fa bene.


P.S. Se hai perso i commenti curati da me in questa V settimana di Pasqua potrai recuperarli qui. Non solo, ma potrai trovare anche quelli a venire.

mercoledì 4 maggio 2022

Una nuova speranza

No, il titolo di questo breve articolo non ha nulla a che fare con Star Wars ma con un pensiero che mi è nato la scorsa settimana.

L’altro giorno ho visto un albero di eucalipto tagliato. Il diametro del tronco era enorme e lo immaginavo nella sua grandezza ormai sparita. Guardavo in alto ammirando ciò che, ormai, non c’era più. Mi soffermavo sull’inesistente. Poi ho abbassato lo sguardo e ho visto un piccolo germoglio che era spuntato dalle crepe del tronco. Mi soffermavo su quello che l’albero sarebbe potuto essere e non notavo quello che stava diventando.

Questo episodio sembra metafora del mio quotidiano. Questo albero sembra proprio la mia vita quando vedo tutto buio; quando ogni gioia sembra essere sparita; quando il deserto sembra aver preso il sopravvento. Tuttavia, proprio come per quell’eucalipto, è proprio in questi momenti che un germoglio di speranza esce fuori con tutta la sua dirompente forza. Perché è nello sconforto che il messaggio del Risorto illumina i miei giorni.