lunedì 31 maggio 2021

Il bello per il Regno di Dio

Sto diventando esigente con me stesso per quello che riguarda le foto Lego che faccio per #leparoledellafesta. Cerco sempre un particolare, un qualcosa che possa ispirarmi. Guardo i quadri di artisti per prendere spunto e chiedo a Dio, visto che queste foto non le scatto per mia vanagloria ma per annunciare il Vangelo a modo mio, di ispirarmi. Se non arriva nessun suggerimento vuol dire che, forse, non è volontà Sua che io lavori su quel determinato progetto e non mi fermo finché il prodotto finale non sia bello (in questo giudizio, spesso, mi faccio aiutare da Angelica che ha molto più senso estetico di me). Quello che faccio deve essere bello perché bello è Dio e non può essere altrimenti visto che queste opere sono più Sue che mie.
Ora salgo sul pulpito e vi dico che questo che sto scrivendo vale per tutti: ogni cosa che facciamo per il Signore deve essere bella. Su questa cosa non starò mai zitto perché, credo, che nella Chiesa abbiamo un problema: ci accontentiamo di cose fatte con superficialità. Non può essere così. Il pensiero comune che tanto Dio guarda il cuore delle cose non è funzionale alla testimonianza del Vangelo. Tutte le opere che sono per l’annuncio della Parola devono piacere anche agli occhi di chi le guarda. Bisogna metterci il cuore nelle cose che facciamo per Dio affinché possiamo essere partecipi del Vangelo che annunciamo (1Cor 9,23). Sono tanti gli esempi di cose fatte male o delle quali non si ha la consapevolezza che sono brutte. Dovremmo essere noi a fare da specchio al fratello che le produce o le condivide ma taciamo per non offendere, giustificando il silenzio con la misericordia perché “poveretto, si è impegnato tanto” oppure perché “in questo momento ha bisogno di fare qualcosa”.

giovedì 27 maggio 2021

Aurora Leone e gli offuscamenti ideologici

Lo so che rischio di sembrare ripetitivo ma questa storia di Aurora Leone (non mi dilungo troppo sull’evento ma condivido il link alla notizia casomai qualcuno l’avesse persa) mi ha lasciato l’amaro in bocca perché è come se mi si fossero aperti ancora di più gli occhi sulla questione femminile. Mi ha lasciato l’amaro in bocca per due motivi. Il primo ha a che fare con il maltrattamento delle donne da parte degli uomini. Non mi riferisco solo ad un maltrattamento fisico ma anche psicologico, che tende a creare un disagio che spinge le donne a non sentirsi adeguate, a sentirsi inferiori. Sono tante le donne che portano sul loro corpo e nelle loro menti i segni di queste violenze.

L’altro motivo che mi ha lasciato amareggiato sono stati i tanti commenti contro la giovane attrice. C’è chi l’ha accusata di ricercare la popolarità (non credo che ne abbia bisogno) e chi la invita a giocare solo con le donne in quanto donna, dimenticando (o non sapendo) che non si parla di una partita agonistica o di categoria ma di un evento di beneficenza al quale, da qualche anno, vengono invitate a giocare anche le donne.

sabato 22 maggio 2021

Camminare per capire la città

Oggi ho fatto una pazzia. Premetto che a me piace camminare ma è da oltre un anno che non mi cimentavo in un’”impresa”. Avevo alcune cose da chieder al buon Dio e ho deciso di fare un pellegrinaggio solitario che mi avrebbe portato nelle quattro basiliche papali romane partendo da Santa Maria Maggiore, passando da San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le mura e concludere la “passeggiata” a San Pietro. Poco più di 14 km fatti in due ore e mezza.
Ho detto ad alcuni amici e alla mia famiglia che in questo mio sforzo portavo loro nelle mie intenzioni di preghiera. Mi sono detto che con un grande sforzo avrei potuto esagerare con le richieste a Dio. Ora, a parte i piedi doloranti a causa dello scarso allenamento, sento di aver vissuto dei momenti di grazia perché da più parti mi sono arrivate richieste di preghiera per le situazioni più disparate. Mi sono sentito bene sapendo di essere portatore di quelle intenzioni e responsabile per la fiducia concessa da chi mi chiedeva di portarlo nello spirito con me. Ovviamente, sono sicuro che il Padre mi concederà quello che ho chiesto solo se è buono per la mia vita.
Durante questi chilometri e i rosari recitati ho avuto anche la fortuna di notare molti particolari che nella fretta della quotidianità passano in secondo piano.

mercoledì 19 maggio 2021

San Giuseppe Frittellaro

Il popolo romano è sempre stato molto devoto di San Giuseppe. Basti pensare che la festa del santo giusto (19 marzo) prende il posto dei riti vigiliari della festa pagana dell’equinozio di primavera.
Il poeta romano Giggi Zanazzo parla del 19 marzo con l’appellativo di “ffesta granne” in cui, come racconta Zanazzo, tutti i romani battezzati facevano festa preparando quantità di frittelle da mangiare a pranzo e a cena. Per questo motivo il custode di Gesù fu soprannominato dai romani con l’appellativo di “San Giuseppe frittellaro”.

È questo simpatico nomignolo che ispira, nel 1950, l’attore Checco Durante a scrivere una poesia dal titolo “San Giuseppe frittellaro”, con la quale prega il santo per tutti i bisogni della gente. Uno sfogo, un’opera di speranza per tutti e chi meglio di San Giuseppe può accogliere la nostra speranza?

venerdì 14 maggio 2021

Gli artigli della Vendetta. Lettura che rinfresca

Ammetto la mia difficoltà a leggere testi fantasy, sono troppo influenzato dalla mia passione letteraria che è Tolkien. Un linguaggio perfetto che è difficilmente riproducibile.
Tuttavia, ho accettato con piacere l’invito di Simona a dare una lettura al suo ultimo libro e lasciare un pensiero sul suo testo.
Come si può intendere dalle parole iniziali, non parlerò dello stile e dei personaggi ma vorrei soffermarmi su una mia emozione leggendo questo libro.
Brevemente, vi racconto, senza spoilerare, che la storia narra di un ragazzo, un adolescente che vive tutte le incertezze e i cambiamenti che riguardano la sua età. Questo ragazzo, Alessandro, è una persona molto semplice che cerca le attenzioni di persone che non lo guardano per la sua bontà e arrivano anche a piccoli atti di bullismo (sono prese in giro ma, io che ne ricevevo a bizzeffe, so riconoscere la cattiveria che si nasconde dietro di esse). Alla fine di una partita di rugby, uno strano gatto gli fa un regalo speciale: un libro che, mentre viene letto, lo trasporta in un mondo fantastico e lo fa diventare testimone di un’avventura fantastica.
Leggendo questo libro mi è venuta in mente una cosa: il perché ho iniziato a leggere come un ossesso. Lo facevo perché anche io ero come Alessandro e la lettura era un modo che trovavo (e trovo ancora oggi) per poter evadere, per cercare una risposta a quello che mi accadeva, per viaggiare con la mente e assumere conoscenze nuove. Ogni volta che venivo preso in giro (o bullizzato, scegliete voi il termine giusto) sapevo che potevo rifugiarmi in quel determinato libro che avevo a casa ed essere di volta in volta, per esempio, un guerriero, un detective o un lord inglese di fine Ottocento.
Per questo motivo consiglio, in particolare ai ragazzi, di leggere questo testo. Simona mi avvisò che questa sua opera era rivolta in particolare ad una fascia giovanile e ora capisco il motivo: perché si parla di crescita, di rapporti e di diversità con una delicatezza che solo una donna può avere.

mercoledì 12 maggio 2021

San Giuseppe prutettore

San Giuseppe prutettore 

‘e sta vita e de stu core,

je te chiammo d’’a matina

e te sento assaje vicino.


Quanno scengo sulitario,

jesco fore e guardo ll’aria.

Penso a Te faticatore

pecché stive sempre fore.


‘A Maronna t’aspettave

ca da fatica tu turnave,

cu Gesù ca piccerillo

chiagneve natu pucherillo.

domenica 9 maggio 2021

Rosario Livatino: donare la vita per il bene comune

Si parla spesso di connivenza tra Chiesa e mafia. Purtroppo spesso le due realtà, soprattutto a livello locale, sono andate e vanno a braccetto. Chi lo nega o non ha mai vissuto il Sud Italia o ha gli occhi “foderati di prosciutto”.

La beatificazione di oggi del giudice Rosario Livatino (come quella di don Pino Puglisi) è uno schiaffo che la Chiesa dona alla Mafia, uno schiaffo che ci ricorda che seguire Cristo vuol dire non poter servire due di padroni.

È uno schiaffo a coloro, anche appartenenti alla Chiesa, che non si rendono conto che il servizio allo Stato e il servirzio a Dio possono camminare insieme.

È uno schiaffo anche per me che mi ricorda che lavorare per il bene comune implica sofferenza e dedizione completa, anche se volesse dire donare la vita.

Per questo ho voluto omaggiare il beato Rosario Angelo Livatino. Naturalmente lo faccio a modo mio.

venerdì 7 maggio 2021

Giovani e videogiochi

“La mia passione è giocare ai videogiochi”. Nel sentire questa frase, detta da un adolescente della casa famiglia, mi si rizzarono quei pochi capelli che ho e iniziai il mio pistolotto sui videogiochi, sulla dipendenza che potrebbero causare e sul fatto che le passioni devono essere altre, non poteva essere quella la sua passione. Avrebbe potuto dedicarsi allo sport, alla lettura o all’arte visto che lui è bravo in quest’ultima disciplina. È bastato un suo “non capisci” per lasciarmi spiazzato. Che cosa non era andato bene nel mio intervento? Arriviamoci con calma.


I videogiochi, negli anni, hanno subito dei grossi cambiamenti. Infatti, mentre fino a venti anni fa chi ci giocava lo faceva nelle mura della sua stanza da solo o con qualche amico condividendo lo spazio materiale della stanza, oggi questa forma ludica ha subito grossi cambiamenti. Basta una connessione internet per poter giocare con qualcuno che, collegato alla stessa piattaforma, potrebbe trovarsi dall’altra parte del mondo. Cosa che rende complicato il “controllo” degli adulti. Ma cosa è che spinge un adolescente a stare attaccato ore a giocare in queste piattaforme?