venerdì 28 febbraio 2020

Umiltà e grandezza

Non entro nel merito della questione sul Coronavirus perché non ne ho le competenze (negli anni ho imparato, per la gioia di tanti amici, che non posso parlamentare su tutto lo scibile umano). Tuttavia, un pensiero da condividere ce l’ho.
In questi giorni di preoccupazione (che spesso sfocia nella psicosi) è curioso notare di come un affare minuscolo come un virus possa mettere in discussione tutte le certezze della nostra società. Noi umani siamo bravi a combattere contro i “grandi mostri” ma un affare visibile solo al microscopio può arrivare a metterci in ginocchio e alla fine di questa storia spero che trarremo la lezione più importante: ricordarci di restare umili perché un virus minuscolo ci sta ricordando che non siamo i padroni del mondo.

giovedì 27 febbraio 2020

Imperfetto e bello

Uno dei miei problemi più grande è l’accettazione delle mie imperfezioni. So di averle e le conosco tutte. Potrei fare benissimo un elenco dei miei difetti ma mi piace metterli, come fastidiosa polvere, sotto ad un tappeto.
Non mi piace che qualcuno possa pensarmi per le mie imperfezioni e non per i miei pregi (ho anche questi, non soffro di falsa modestia). Con gli anni, però, ho imparato a conviverci, a fare pace con le cose che non reputo adatte alla mia reputazione. Il passo è stato semplice: ricordarmi che c’è Qualcuno che mi ama per quello che sono. Non sono perfetto e la via della perfezione è lontana ma c’è un Dio che mi ama e mi abbraccia nonostante, spesso, mi sento “sgarrupato”. Questa consapevolezza mi ha aiutato a riconoscere in chi mi sta intorno lo stesso amore, mi sono reso conto che chi mi ama mi accetta così, senza filtri e, allo stesso tempo, mi ha aiutato ad accettare gli altri incondizionatamente.
Che il Signore aiuti me e chi si sente come me, ad accettare le imperfezioni per rendermi consapevole che queste non sono delle mancanze ma caratteristiche che mi rendono ancora più bello.

venerdì 21 febbraio 2020

L'umiltà della gratitudine

Credo che la gratitudine sia fortemente legata all'umiltà. Infatti, non posso negare che per ringraziare qualcuno io debba fare un passo di umiltà. Non posso riconoscere che qualcuno faccia qualcosa per me se non riconosco la sua dignità di persona e per fare ciò devo scendere dal mio piedistallo. Solo allora potrò dire un grazie di vero cuore.
Nello stesso tempo non posso attendere che gli altri facciano lo stesso con me: non posso pretendere che qualcuno si accorga di un favore fatto e che mi ringrazi. Anche questo è un atto di umiltà che mi riporta alla gratuità di un atto di amore. Tuttavia, se un grazie arriva, devo avere l'umiltà di accettarlo perché quello, spesso, è l'unico modo che abbiamo per ricambiare l'amore ricevuto.

mercoledì 19 febbraio 2020

Vuoto

Quando tra queste pareti
il vuoto regna sovrano,
vaga la mente a lidi lontani.
Gli occhi vedono solo lettere
e immagini mobili riempiono
nere e buie serate.
Nessuno con cui parlare:
la mia bocca si apre per dare ordini
a pessimi sostituti di compagnia.
Le mie orecchie odono suoni.
Musiche piacevoli
che poi stufano:
canzoni che parlano d’amore,
che dono a chi, lontano,
incontro nei sogni più belli.

lunedì 17 febbraio 2020

Politici e politicanti

L'altro giorno sono stato con Angelica a visitare la Basilica di San Lorenzo Fuori le Mura che è attigua al Cimitero Monumentale del Verano e lì ho fatto la scoperta (qualcuno potrebbe definirla "dell'acqua calda" ma per me non lo è) che le spoglie di Alcide De Gasperi riposano all'ingresso della basilica.
Mi si è aperto il cuore a vedere la sua tomba perché ho avuto la possibilità di affidargli l'Italia e l'Europa (De Gasperi è Servo di Dio ed è in corso la sua causa di beatificazione). Ho affidato a lui, che non ha mai sventolato rosari ai suoi comizi e che non usava la fede per racimolare voti, i tanti politici che si dicono cristiani ma che poi non lo sono nella sostanza. Ho affidato a lui, che è tra i padri fondatori dell'Unione Europea, coloro che non hanno a cuore il vero bene comune e che snaturano l'essenza di un'Europa unita, che la violentano con le loro politiche economiche o che ne sminuiscono il ruolo con le loro idee sovraniste. Ho chiesto di perdonare coloro che, definendo i politici moderni come i migliori degli ultimi settant'anni, dimenticano il ruolo che ha avuto lui e la sua generazione. Alla fine ho pregato Dio che ci mandi più politici come lui affinché non caschiamo nel baratro sociale in cui stiamo rischiando di cadere.

sabato 15 febbraio 2020

La geometria dell'amore

Di forma rotonda,
di curve e parabole:
salite e discese
che movimentano la vita.

DI forma liscia
su cui tutto scivola:
paure e timori
non trovano attacco.

Di spigoli e segmenti:
linee dure e severe
dei nostri caratteri
e dei nostri tormenti.

Di linee infinite:
che partono dal presente,
che tendono all'eternità
affinché nulla ci separi.