Quando ho finito di leggere Il sogno delle spighe (El sueño de las espigas), ho mandato un messaggio a David Lopez, autore del libro, in cui lo ringraziavo. Non l’ho fatto solo perché è un mio amico ma, soprattutto, perché ha fatto un lavoro eccezionale, un lavoro che, pagina dopo pagina, si vede che è stato fatto con il cuore.
Il libro parla dei martiri Oblati di Maria Immacolata della comunità di Pozuelo assassinati durante la persecuzione spagnola del 1936-1939, gli anni della guerra civile. Insieme a questi 22 religiosi fu ucciso anche un laico: Candido Castán, un sindacalista cattolico la cui colpa era quella di essere cattolico.
Nel messaggio a David ho scritto “grazie, grazie, grazie”. Infatti, bisogna ringraziare David per il coraggio di aver scritto un testo come questo. In un mondo come il nostro in cui tutto è nero o bianco, il rischio di scrivere questo libro e di essere tacciato come simpatizzante di una parte politica specifica è stato alto (accuse di essere franchista, purtroppo, gli sono arrivate da certa stampa spagnola). Quindi il primo grazie va dato per il merito di essersi fermato ai fatti storici, senza interpretarli ma argomentandoli con maestria e con fonti storiche inattaccabili grazie alle quali nessuno può negare la natura anticristiana di quegli assassinii. Omicidi avvenuti con una crudeltà giustificata dall’antifascismo ma che di questo non avevano nulla. A chi pensa il contrario, invito a leggere il libro e, solo successivamente, dare un giudizio.