giovedì 31 marzo 2016

Potere corrotto

Vi adagiate su vostri allori:
gloria cercate in temporanea gioia.
Arresi vi siete ai vostri idoli:
denaro, potere.
Anelate a questi venerandoli
corrompendo le vostre anime,
consumando i vostri corpi
in futili appagamenti.
Non sareste li se fosse per voi:
il Padre vi ha pensato
e voi deviate dal Suo volere.
Rinunciate a comune bene
per soddisfare bisogni di minoranza,
per donare diritti che tali non sono.
Ricordate la vostra missione di amore,
non perdete il senso della Carità.
Accettate correzioni fraterne
amorevolmente donate
non ancoratevi alle vostre brame.

mercoledì 30 marzo 2016

Perché mi percuoti?

"Perché mi percuoti?" (Gv 18,23). Questa domanda che Gesù pone a chi lo schiaffeggia durante il suo "processo", e ascoltata durante la liturgia del Venerdì Santo, mi sta ritornando in mente in questi tragici giorni segnati da attentati. Mi riferisco, in modo particolare, all'attentato del giorno di Pasqua a Lahore in Pakistan, attacco terroristico che ha visto 70 morti tra cui molti cristiani che festeggiavano la resurrezione di Cristo, persone che avevano l'unica colpa di credere in un Dio diverso da quei fanatici che si fanno saltare in aria per creare morte e terrore.
"Perché mi percuoti?" Chissà se i cristiani in Pakistan, in Iraq, in Siria e in tutti quei posti dove subiscono una persecuzione brutale si pongono questa domanda ogni volta che viene colpita a morte la loro comunità, ogni volta che uno di loro perde la vita per quel Gesù Cristo che la vita gliel'ha cambiata.

martedì 29 marzo 2016

Mentre aspetti, ama!

L’attesa. Quante attese nella vita…l’attesa di un figlio, di un lavoro, di un amore; l’attesa di una telefonata, di una guarigione, di una persona; attendere l’autobus, il proprio turno, attendere che esca l’acqua calda dal rubinetto, che lieviti l’impasto, che il dolce sia cotto nel forno; l’attesa del cambiamento, della svolta, di un’occasione migliore; attendere le scuse, attendere l’estate, attendere che il proprio dolore conosca la risurrezione.
Quante attese nella vita, senza poter intervenire.
Solo stare. L’attesa è stare.
Ma stare non vuol dire essere immobili. Significa vivere. È uno stare nel posto in cui Dio ti ha messo, anche se fa fatica, anche se è doloroso.
Stare è essere fedeli alla propria vocazione.
Stare è dire di sì alla vita.
Stare è amare.

sabato 26 marzo 2016

Desolata Madre

Eppure non hai fatto nulla di male figlio mio. Innocente tra gli innocenti, giusto tra i giusti. Me lo sto ripetendo da stanotte, da quando ti hanno arrestato, flagellato, caricato della croce e accompagnato in questo luogo di morte. Le mie lacrime, rese amare dal dolore, solcano il mio viso non più giovane. Le mie lacrime scendono lentamente, sembrano seguire il ritmo del sangue he stai versando. Lacrime di madre che vede un figlio morente di una morte atroce e ingiusta. Eppure, se devo essere sincera, ho capito fin da subito che la tua non sarebbe stata una vita facile. Già prima di nascere hai dovuto soffrire (e io con te) per trovare un posto dove farti nascere. Io e tuo padre ne abbiamo percorsa di strada prima di trovare un giaciglio. Per non parlare del momento della tua nascita: la bellezza di quell'evento fu offuscato dal maligno volere di un re pazzo che fece sterminare tanti bimbi innocenti. Tutto questo perché ti voleva morto. Non riuscivo a capire perché un bambino gli facesse tanto paura, ma il potere si sa, rende ciechi chi si allontana da Dio Padre.

venerdì 25 marzo 2016

La misura dell'amore

Per noi cristiani esiste l'unità di misura dell'amore. Non è un semplice "tanto" (quanto mi vuoi bene? Tanto), è un vero e proprio quantitativo di amore: la vita. Chi ce lo insegna è Gesù. È Lui, infatti, che ha istituito questo modo di misurare l'amore; è Lui che ha amato il mondo fino a sacrificarsi per tutti sulla croce addossando sulle sue spalle le nostre colpe.
Proprio in questo giorno del Venerdì Santo noi ricordiamo questa bellissima novità: donare la vita per chi amiamo come Gesù l'ha donata a noi. Donarla in famiglia, con i colleghi di lavoro, con gli amici e nelle nostre comunità. È la croce il nostro faro, la nostra certezza.

giovedì 24 marzo 2016

Dono di unità

Eucarestia: dolce parola che risuona nella mia mente (e nel cuore). Lo è perché è patto di alleanza, un legame duraturo e vero tra due soggetti. Dio, da che ha creato il mondo, ci ha legati a lui e ci ha dato segni per ricordarci di questa alleanza. Purtroppo, noi che siamo egoisti, abbiamo rotto questo patto più volte. Tuttavia, Dio non ha smesso di amarci e ci ha fatto dono del suo unico figlio: Gesù Cristo. È tramite Lui che il Padre ci ha donato un nuovo patto: l'Eucarestia,  istituita la notte prima della sua morte, memoriale della nuova e antica alleanza, ci mostra, ogni volta che ci accostiamo ad Essa, la via per la pace, per l'unità grazie alla comunione che dall'Eucarestia ne scaturisce.

mercoledì 23 marzo 2016

Non perdiamo la speranza

Non so cosa dire. Una volta, come ho scritto in poesia ieri, avrei aderito al partito di coloro che sanno sempre cosa dire e devono dirla a tutti i costi; una volta avrei fatto notare che quello che ho scritto nella mia tesi di laurea sull'Islam non erano poi delle baggianate. Tuttavia, la cosa che mi fa sta facendo arrovellare il cervello è cosa possano dire a noi cristiani i tragici eventi di ieri (e dei mesi passati), mettendo da parte falsi moralismi e buonismi che non ci fanno rendere conto della portata di questi attacchi; che ci rendono ciechi di fronte al fatto che, come ha spesso detto in passato papa Francesco, stiamo combattendo una guerra a pezzetti, una guerra che ha una modalità nuova, che crea panico e terrore e che vuole farci perdere la speranza.

martedì 22 marzo 2016

Un tempo

Un tempo non avrei taciuto
Un tempo avrei gridato
Un tempo avrei con parole lottato
Un tempo avrei lanciato bombe verbali
Un tempo avrei fatto una crociata
Un tempo conoscevo poco Dio
Un tempo non avevo speranza
Un tempo avevo paura
Un tempo non capivo misericordia
Un tempo non sapevo essere cristiano
Un tempo che spesso ritorna
Un tempo... un tempo...

lunedì 21 marzo 2016

Le pietre grideranno

Ci provate in tutti i modi:
urlate per farci tacere.
Ma per noi grideranno le pietre
cuore duro e pelle ruvida.
La loro corazza respinge
chi con odio usa pungenti parole;
chi con odio Ti processa ancora;
chi con odio Ti crocifigge ancora.
Su montagne grideranno,
denunceranno vostre inique azioni.
Lotteranno per noi,
con forza arriveranno oltre noi,
che voi con violenza fermate.
Ci provate in tutti i modi:
urlate per farci tacere.
Ma noi non ci fermiamo,
responsabili siamo verso chi
vita ha donato per la nostra salvezza.

sabato 19 marzo 2016

Uomo, padre e figlio

Proteggi il tuo gregge,
ti è stato donato
alla tua cura è stato affidato,
alla tua cura i Beni più preziosi.
Lume per noi:
uomini, padri e figli:
occhio attento e vigile,
mani dure e operose,
cuore giusto e severo.
Verità non nascondi
a chi ti ama;
verità tu mostri
a chi ami.
Lacrime non asciughi
ma aiuti a farlo:
tendi fazzoletto
che accarezza,
lo stesso che delicatamente
sudore di lavoro asciuga dalla fronte.
Protetti sotto le tue braccia
e la tempesta non temiamo.
Giustizia solennemente ti ispira
e rispetto lentamente ti porta.


venerdì 18 marzo 2016

Quando eravate femmine

Lo ammetto: ho sempre un po' di timore quando ho inizio a leggere un nuovo libro di Costanza Miriano. Anche con Quando eravamo femmine, la sana strizza non è mancata. Ogni volta che termino la lettura di un suo libro, faccio un passo in avanti verso l'universo femminile (per la gioia di mia moglie) e prendo sempre più consapevolezza del fatto che maschi e femmine siamo diversi. Con i primi due libri, Sposati e sii sottomessa e Sposala e muori per lei, ho preso consapevolezza del fatto che Dio mi chiedeva un passo importante: quello del matrimonio perché come uomo ho capito l'importanza e la bellezza del sacrificio e del martirio (non esagero usando questo termine, chiedetelo a quelli che hanno fatto il corso prematrimoniale con me) che nascono dal matrimonio. Con La compagnia dell'Agnello ho confermato la mia idea di comunità che cammina insieme verso la meta del Cielo.
Anche questo libro mi ha aiutato a scoprire la bellezza del mondo femminile e non solo perché ho scoperto che YSL è una marca di cosmetici e non una squadra di calcio del campionato olandese, ma perché Costanza, nelle pagine del suo libro, ti prende per mano con la sua scrittura che non annoia, piena di aneddoti personali e amicali, e ti accompagna in un universo, quello delle donne, che a noi maschi resta sempre un mistero invalicabile.

giovedì 17 marzo 2016

Abitudini limitanti

Il fatto è che noi siamo abitudinari e questo è un problema perché l'abitudine non ci fa mettere in gioco. A me, per esempio, capita spesso che quando le mie abitudine vengono cambiate, anche per futili motivi, vado in crisi. Un po' quando chiudono la strada che faccio sempre per andare a lavoro. Per chi conosce la galleria Giovanni XIII di Roma sa di cosa sto parlando: quel tratto di strada è micidiale. Comunque, quando la chiudono vado in crisi: che faccio? che strada prendo? Fortunatamente ho un senso dell'orientamento elevato e riesco ad uscirne.

martedì 15 marzo 2016

Dono di giustizia

Ti diranno che sei cattivo
che il dolore è causato da te,
quindi, per calpestare l'odio, chiedi ausilio
e Sapienza ti aiuta
portando pace nel cuore affranto.
Non comprendono che non è inerzia:
il tuo comportamento è dettato dalla Vita,
le tue azione ispirate da Sapienza
che ascolta e da consiglio.
La Sapienza va coltivata
amata, pagata con vita,
anelata come acqua essenziale.
La Sapienza insegna:
la sorte toccata non è da divina colpa
ma sorte che tocca al fedele
che forza ha per amare.
La Sapienza va ascoltata,
questa donna non parla a vanvera
ma trova le parole giuste, le suggerisce
e il cuore aperto deve essere
per non lasciarli sterili vocaboli
ma Verbo che da vita
e amore non compreso.

lunedì 14 marzo 2016

Dolore passeggero

Steso sul tuo trono di morte
braccia tese al mondo
braccia aperte al Padre.
Teneramente ti guardo in burrasca,
gioiosamente mi affido in dolore.
Caldo è il tuo sguardo morente
che amore ancora dona.
Gentile è la tua voce
che invita al perdono.
Dalle mani e dai piedi sangue
che lava chi desideroso ti ammira.
Tenero legno ti sostiene
che duro nella sorte ti accompagna.
Visione che da speranza:
provvisoria collocazione
per coloro che attendono resurrezione
che inaspettata arriva,
come inaspettato è il dolore
che non giunge dall'alto
ma è prova di forza
per chi debole si descrive
e, tendendo lo sguardo,
trova appiglio di speranza in te.

sabato 12 marzo 2016

Fecondità oltre la fertilità

Può una coppia di sposi accedere ad una fecondità che va oltre la fertilità? Qual è la vocazione alta di una coppia di sposi, soprattutto di quelli che non riescono ad avere figli? A queste domande risponde mons. Renzo Bonetti (parroco di Bovolone nella diocesi di Verona e consultore del Pontificio Consiglio per la Famiglia) nel testo La fecondità degli sposi oltre la fertilità. Il testo è semplice e affronta un argomento delicato. In questa raccolta di catechesi, mons. Bonetti, tocca i vari aspetti della vita di comunione di una coppia di sposi.
Partendo da una spiegazione teologica del rapporto d'amore tra le persone della Trinità, l'autore ci mostra che gli sposi, creati ad immagine di Dio, sono chiamati a riprodurre l'amore intra-trinitario grazie all'impegno preso con il patto sponsale. Sarà proprio quest'amore vero che, avendo come riferimento quello trinitario, sarà luce per una fecondità che va oltre il concepimento di un figlio; sarà quest'amore sincero che chiamerà la coppia di sposi ad essere fecondi in ogni aspetto della loro vita matrimoniale. 

venerdì 11 marzo 2016

La lotta salvifica: quella tra i buoni

Prossimamente al cinema usciranno due film che, personalmente, sto attendendo da un bel po': Batman v Superman: Dawn of justice e Captain America: Civil War. Il motivo per il quale li attendo non è solo il fatto che mi piacciono film e serie TV che vedono protagonisti dei supereroi: la cosa più interessante è lo scontro tra i supereroi. Ebbene si, anche i buoni possono lottare tra di loro e possono farlo per tanti motivi ma mi soffermo su quelli che vengono, secondo me, fuori da questi due film.

giovedì 10 marzo 2016

Corpo di carne

Corpo di carne
da amare e rispettare.
Corpo di carne
da rispettare e curare.
Corpo di carne
da curare e stimare.
Corpo di carne
da stimare e abbracciare.
Corpo di carne
da abbracciare e baciare.
Corpo di carne
da baciare e desiderare.
Corpo di carne
da desiderare e onorare.
Corpo di carne
da onorare e adorare.
Corpo di carne
da adorare e amare.

mercoledì 9 marzo 2016

L'importanza delle radici

Le radici sono importanti: le piante, senza di esse, sono votati alla morte. Le radici danno vita, nutrono portando linfa vitale: mi piace immaginarla che sale lentamente arrivando ai rami facendo sbocciare fiori e far nascere frutti.
Come per le piante anche noi abbiamo bisogno delle nostre radici: familiari, culturali e storiche. Anche se di natura diversa, queste radici ci danno una linfa della quale la nostra società non può farne a meno. Le nostre radici sono essenziali per rammentarci da dove veniamo ma, soprattutto, dove dobbiamo andare, anzi, in che modo ci dobbiamo arrivare.

martedì 8 marzo 2016

Dono femminile

Conversazioni: ricordi del passato - Maria Carmen Salis
"Chi dice donna dice danno", mai modo di dire è più vero. Tuttavia, non voglio essere maleducato verso le persone di sesso femminile e, quindi, per non offenderle, mi spiego meglio.
Chi dice donna dice danno, perché le donne danno la vita e lo fanno in ogni ambiente in cui vivono. Danno la vita a lavoro (e chi scrive ha tante colleghe e una moglie lavoratrice) e nello studio dedicandosi nelle loro attività con precisione certosina e con una cura come solo loro sanno fare. 
Le donne danno la vita nei loro rapporti personali. Noi maschi non riusciremmo mai a capire il loro stare ore a telefono (spesso lo troviamo inutile) a parlare sempre dello stesso argomento: da quale vestito comprare allo stare vicino ad una persona  amica che ha un male grave.

lunedì 7 marzo 2016

Debole onnipotenza

Il tratto caratteristico dei santi è l'umiltà. Loro ce l'hanno fatta perché ne erano pregni. Ecco, se dovessi dire qual è uno dei miei più grandi difetti (che poi è quasi un difetto condiviso da troppi), direi che è quella mania di onnipotenza che mi opprime. La maglia di un mio amico ha una scritta: "Dio c'è ma non sei tu, rilassati!". Quanta verità in una battuta. 
Spesso mi scordo di fare i conti con questa realtà. Dimentico, guardandomi allo specchio, che il mondo va avanti senza di me, che i rapporti tra le persone che mi circondano sono frutto di azioni che non posso controllare (quanto vorrei farlo!). 
Spesso dimentico che occupo un posto preciso nel mondo e che da questo non dovrei uscire, e non dovrei farlo, non per cieco bigottismo che nasconde una libertà mondana, ma per obbedienza a quello che sono, alla mia natura.

sabato 5 marzo 2016

Patto sponsale

Incarni femminilità
e la emani con dolcezza di donna.
Dolci movimenti
e tenera passione.
Delicate carezze
in tutto ciò che fai.
Completi la mia persona
con spinta che ci unisce.
Esalti il mio essere
nonostante difetti che non comprendi.
Differenze evidenti
fluttuano per divina volontà:
un turbinio che rende Noi;
che trasforma noi per donarci.
Tesoro nascosto e da scoprire
lentamente, con il tempo:
segreto sponsale 
patto per la vita.

venerdì 4 marzo 2016

Un male produce il bene?

Può un male produrre del bene? Io sono sicuro di si: per risorgere bisogna passare dalla croce. Ma, siccome spesso sono stato accusato di essere poco concreto (anche se in verità cerco sempre di far passare la vita in quello che scrivo, sia che fosse poesia o una riflessione), tenterò di farmi capire descrivendo una piccola esperienza personale. In questi giorni, infatti, riflettevo sulla mia salute fisica. Chi mi conosce sa che sono affetto da sclerosi multipla (precisamente sclerosi multipla recidivante\remittente, dal 2008 in fase remittente) ed è proprio la consapevolezza di questo questo male che mi accompagna ogni giorno. Tuttavia, mi sono sempre chiesto una cosa: può un male dar vita al bene? Ebbene si, ne sono sicuro. 

giovedì 3 marzo 2016

Tutto è Grazia!

In malattia del corpo e povertà
nuova spinta nell'amore.
Certezza che nasce e cresce
da speranza nata su Croce.
Nella malattia dell'anima
nuova spinta in umiltà.
Certezza che nasce
da perdono e misericordia.
Nel lutto che incontri
nuova spinta nella fede.
Certezza che percepisci
da un Dio che risorge.

mercoledì 2 marzo 2016

Metamorfosi

Cambiate l'ordine naturale delle cose:
nascita e morte sono vincolati 
a chi egoisticamente vuol diventare creatore.
Selezionate nascite,
usate donne come forni
che pane amato vendono
a chi avaro compra.
Rendete la morte schizofrenica:
in eterno movimento tra paura e liberazione.
Unioni labili create:
la fedeltà retrocessa a mera tradizione.
Non più uniti per la società, per un patto d'amore
ma solo per dar sfogo al sentimento.
Spingete a cambiare parole
per giustificare vostro egoismo
ma il loro significato si mostra, senza ombre,
con tutta violenza
alla quale si oppone, con fermezza,
la mia poco limpida anima.