Quando ero più piccolo ero considerato un bravo ragazzo. Questa mia bontà, spesso, veniva travisata e sopraffatta dai miei compagni di classe delle scuole medie. Oggi, liberamente, posso dire che rientrerei benissimo nella categoria dei bullizzati. C’erano giorni che avevo terrore di andare a scuola. C’erano giornate che venivo minacciato di essere picchiato fuori scuola e la custode della scuola sapeva che se all’uscita mi nascondevo dietro la guardiola voleva dire che mi stavo difendendo da qualche minaccia. Non è stato facile per me riscattarmi, ho dovuto aspettare di passare alle superiori. Fortunatamente la situazione è cambiata in meglio. Per tanti non è così, non hanno la stessa fortuna.
Oggi il fenomeno del bullismo è cresciuto ed è sotto l’attenzione di tutti. La “tradizionale” forma di bullismo è stata affiancata dai moderni mezzi di comunicazione. La cattiveria dei bulli trovano una grossa cassa di risonanza sui social network e sulle chat creando danni nei ragazzi che vengono sopraffatti da queste dinamiche. Questo fenomeno prende il nome di cyberbullismo.