mercoledì 27 ottobre 2021

Nella stessa Maniera di Dio

DECRETO DI S. S. IL PAPA PIO IX proclamante S. Giuseppe PATRONO DELLA CHIESA CATTOLICA 

All'Urbe e all'Orbe. 

Nella stessa maniera che Dio aveva costituito quel Giuseppe, procreato dal patriarca Giacobbe, soprintendente a tutta la terra d'Egitto, per serbare i frumenti al popolo, così, imminendo la pienezza dei tempi, essendo per mandare sulla terra il suo Figlio Unigenito Salvatore del mondo, scelse un altro Giuseppe, di cui quello era figura, e lo fece Signore e Principe della casa e possessione sua e lo elesse Custode dei precipui suoi tesori. Di fatto, egli ebbe in sua sposa l'Immacolata Vergine Maria, dalla quale nacque di Spirito Santo il Signor Nostro Gesù Cristo che presso gli uomini degnossi di essere riputato figlio di Giuseppe, e gli fu soggetto. E Quegli, che tanti re e profeti bramarono vedere, Giuseppe non solo Lo vide, ma con Lui ha dimorato e con paterno affetto l'ha abbracciato e baciato; e per di più ha nutrito accuratissimamente Colui che il popolo fedele avrebbe mangiato come pane disceso dal cielo, per conseguire la vita eterna. Per questa sublime dignità, che Dio conferì a questo fedelissimo suo Servo, la Chiesa ebbe sempre in sommo onore e lodi il Beatissimo Giuseppe, dopo la Vergine Madre di Dio, sua sposa, e il suo intervento implorò nei momenti difficili.

sabato 16 ottobre 2021

Squid Game. I bambini e noi adulti

Sto guardando, Squid Game, la nuova serie del momento di Netflix. L’ho iniziata per poter capire i meme che girano sui social. Di questa serie se ne sta parlando molto in particolare per ciò che riguarda l’effetto che ha sui bambini. Leggendo vari articoli e commenti sulla serie mi vengono in mente due cose. La prima è che Squid Game non è meno violenta di tante altre serie televisive delle quali, ovviamente, la visione non è consentita ad un pubblico bambino.

Il secondo pensiero nasce dal fatto che in molti diano la colpa a Netflix. Tuttavia, se i bambini sono turbati è perché gli è stato permesso di guardare la serie oppure perché non si è vigilati sull’utilizzo che fanno, in particolare i preadolescenti, dei dispositivi digitali. Non ho figli ma lavoro in una casa famiglia ed è una lotta dire ai più piccoli cosa non devono guardare. Mi rendo conto che, a volte, è anche difficile fargli capire perché i loro compagni di classe guardano determinate cose e loro no (un bimbo di 9 anni, una sera mi chiese di guardare IT ma la richiesta è stata rispedita al mittente).

venerdì 15 ottobre 2021

Un libro, un ricordo

A questo libro sgangherato ci sono molto legato. No, non solo perché sono un appassionato di Tolkien. Questo è il primo testo de Il Signore degli Anelli che lessi nel 2006 (ho sempre ammesso che la mia passione per la Terra di Mezzo è nata con i film, solo successivamente ho letto il libro). Questo nella foto è stato il primo ISDA che lessi ma non il primo nel senso di edizione letta. Ho letto proprio questo libro, ho sfogliato queste pagine, ne ho assaporato le parole e odorato i profumi.

Il libro non era mio. Vivevo a Marino in provincia di Roma ed ero al Centro Giovanile dei Missionari Oblati di Maria Immacolata, una comunità di giovani che per un anno viveva (in verità esiste ancora oggi fortunatamente) il Vangelo, si faceva quotidianamente l’esperienza di Gesù in mezzo tra di noi. In quell’anno (settembre 2005 - settembre 2006) avevo trovato nella libreria della casa questo testo e lo divorai. Ricordo che dicevo al mio compagno di stanza “vediamo oggi cosa combinano questi nove” (riferendomi alla Compagnia dell’Anello) e iniziavo la lettura.