A questo libro sgangherato ci sono molto legato. No, non solo perché sono un appassionato di Tolkien. Questo è il primo testo de Il Signore degli Anelli che lessi nel 2006 (ho sempre ammesso che la mia passione per la Terra di Mezzo è nata con i film, solo successivamente ho letto il libro). Questo nella foto è stato il primo ISDA che lessi ma non il primo nel senso di edizione letta. Ho letto proprio questo libro, ho sfogliato queste pagine, ne ho assaporato le parole e odorato i profumi.
Il libro non era mio. Vivevo a Marino in provincia di Roma ed ero al Centro Giovanile dei Missionari Oblati di Maria Immacolata, una comunità di giovani che per un anno viveva (in verità esiste ancora oggi fortunatamente) il Vangelo, si faceva quotidianamente l’esperienza di Gesù in mezzo tra di noi. In quell’anno (settembre 2005 - settembre 2006) avevo trovato nella libreria della casa questo testo e lo divorai. Ricordo che dicevo al mio compagno di stanza “vediamo oggi cosa combinano questi nove” (riferendomi alla Compagnia dell’Anello) e iniziavo la lettura.
Dopo 15 anni l’ho ritrovato nella stessa libreria. Continuo a frequentare quella casa da laico associato ai missionari OMI ma raramente mi ero fermato a guardare i libri presenti nel grande salone. L’altra sera ero lì e, dopo averlo ritrovato, ho parlato con un padre della casa di questo libro e di come mi abbia iniziato al mondo tolkeniano, il missionario mi dice: “è tuo, puoi portartelo a casa se vuoi”. Ho accettato il regalo. Non dico bugie se affermo che questo gesto mi ha emozionato e, ovviamente, ora il libro in questione è nel reparto Tolkien della mia libreria (sì, ho un reparto Tolkien). Potevo essere romantico e pensare di lasciarlo lì affinché qualche altro ragazzo potesse fare la mia stessa esperienza ma ognuno ha la sua storia e l’ho portato a casa. Ora lo sento veramente mio.
Nessun commento:
Posta un commento