mercoledì 27 luglio 2022

Dieci anni

Dieci anni non sono molti ma possono cambiare una persona e questo può accadere grazie ad incontri ed esperienze che possono portare tanto frutto. Per me è stato il varcare il cancello di Casa Betania. Il 27 luglio di dieci anni fa ho iniziato il mio servizio nella cooperativa L’Accoglienza e nella grande famiglia di Casa Betania.

Sono stati anni in cui mi sono confrontato con il diverso, il debole, l’affranto, il disabile, l’orfano e la vedova rendendomi conto che, spesso, io sono ognuno di questi.

Dieci anni non sono nemmeno pochi, fortificano e insegnano. Grazie a questa comunità ho imparato che il diverso può essere una ricchezza e che non sminuisce la mia identità; che il debole va difeso anche quando chi dovrebbe proteggerlo latita; che ogni persona ha una dignità e che non va calpestata (anche la mia); che ogni lavoratore ha bisogno della sua giusta ricompensa; che per fare casa non bastano le pareti ma ci vuole un cuore.

domenica 24 luglio 2022

La Provvidenza dai mille volti

Lo so, la foto è sfocata ed è venuta male ma il punto fondamentale non è questo ma di natura provvidenziale.

Mia moglie può confermare quanto io credo che la Divina Provvidenza mi abbia aiutato in tanti momenti difficili e meno difficili. Potrei testimoniare di tanti colpi di fortuna (come piace definirli ai più) che mi hanno dato sollievo (anche economico in alcuni momenti).

In questo fine settimana in casa famiglia la Provvidenza ha avuto il volto e il sorriso di Claudia. Non solo perché è stata due giorni in cucina preservandomi dal calore dei fornelli ma, soprattutto, perché la sua voglia di raccontarsi, di parlare amorevolmente della sua famiglia mi ha donato attimi di respiro ricordandomi del perché amo lavorare tra le persone, con le persone e per le persone.

sabato 16 luglio 2022

Dialogo musicale-ecumenico

“Stai continuando ad ascoltarla?”

“A cosa ti riferisci? È sabato, non lavoro e connetto più tardi.”

“Alla musica cristiana. Ricordi? Ne abbiamo discusso tempo fa.”

“Ah! Sì, certo. In questi mesi mi si è aperto un mondo.”

“Mi fa piacere.”

“Ho conosciuto cantanti nuovi e ho potuto ascoltare ritmi che non credevo potessero andare d’accordo con il Vangelo.”

“Tipo quello del tizio con la zazzera in testa che quando lo guardi provi invidia?”

“Non offendere.”

“Non dirò più ‘zazzera’…”

“Mi riferivo a me.”

“Ah…”

“Comunque sì, d_Peppe è uno di questi. Certo, il rap non è il mio genere preferito ma riesco ad apprezzare alcune cose.”

“Per questo lo hai creato in LEGO?”

“Che sei geloso?”

“No, so che nel tuo cuore c’è posto solo per un LEGO.”

“Comunque, non è l’unico. Mi si è aperto un panorama interessante con altri cantautori di musica cristiana. Tipo Sephora…”

“Ma è protestante.”

“Esticazzi? Fa buona musica, parla di Dio e non si tira indietro se deve dialogare con un cattolico incallito come me.”

“Sei nella fase ecumenica?”

“Boh… e poi i protestanti hanno una marcia in più: non sono legati alle melodia classica italiana.”

“Anche i Reale, The Sun fanno un genere diverso dalle solite melodie.”

“Lo so, ciò non toglie che c’è un problema di fondo e lo dico da ignorante in materia musicale: bisogna osare e tentare nuove vie musicali. Ascolta Word (che tra l’altro è anche napoletano).”

“Hip hop? Tu ascolti l’hip hop?”

“Credo sia trap… ma, ovviamente, no, era per farti capire cosa voglio dirti. Questa è musica che va oltre la tradizione e mi piace.”

“Ma questo dice che non si inchinerà mai alle statue. Tu vai in giro a fotografare gli altari di San Giuseppe. Come potresti andarci d’accordo?”

“Vado d’accordo con i musulmani con cui non ho Cristo in comune (si lo so che loro credono che sia un profeta) perché non dovrei andare d’accordo con chi trova speranza nella fede in Gesù. Ognuno dice quello che ha nel cuore, ognuno è libero di poterlo esprimere. Poi non ho detto che sono d’accordo con tutto. Ognuno nelle proprie opere mette quello che ha nel cuore. Parlo di ritmi. Pensa che in macchina ascolto Sephora e mi viene da ballare durante un suo brano reggaeton…”

“Sei matto.”

“Avevi dubbi?”

giovedì 14 luglio 2022

Un sogno a colori

In un mondo bianco e nero

ogni incubo pare vero.

Ma chiudi gli occhi dolcemente

e apri anima, cuore e mente.


In un mondo bianco e nero

puoi accendere un bel cero

che luce porta al tuo bel giorno

riuscendo a veder quel che hai attorno.


In un mondo bianco e nero

quel che vedi non è zero.

Con amore il tuo colore

puoi usare con candore.


In un mondo bianco e nero

sei tu ad esser sincero.

Se il pennello prenderai

i tuoi bei colori gli donerai.

mercoledì 13 luglio 2022

Un ricordo di speranza

Sarà il caldo, il tempo che passa e che mi fa invecchiare ma ha provveduto Facebook a ricordarmi che oggi è un anniversario particolare: sono dieci anni che ho lasciato il mio lavoro ai Quartieri Spagnoli.

Me l’ha ricordato con una foto a cui tengo molto e che sto allegando a questo post. È sfocata, vecchia e di bassa qualità ma riesce a far capire quello che sto per scrivere.

La ragazzina che vedete nella foto (ormai giovane donna) piange nell’ultimo mio giorno come educatore a Napoli. Mi avevano organizzato una festa per salutarmi perché da lì a qualche giorno avrei iniziato la mia avventura romana. È proprio quel giorno che succede, per me, l’incredibile: Francesca piange nel momento del saluto. Solo chi la conosce fin da piccola può capire la mia emozione. Cinque anni di scontri, rincorse e urla ripagate da quel pianto di saluto. Credo che questo sia stato l’indicatore più importante di quei miei anni passati all’Associazione Quartieri Spagnoli.

martedì 12 luglio 2022

Il viaggiatore e la giusta direzione

È da quando sono piccolo che mi piace sperimentare. Da quando faccio foto ai LEGO questa sperimentazione è aumentata vertiginosamente e questo scatto è una prova. Con un braccialetto fluorescente ho tentato di creare un portale spaziale.

Questa foto, tuttavia, è anche una metafora della vita, del nostro essere (lo dico sempre che per me i LEGO non sono solo un gioco). Il nostro viaggiatore spaziale (o viaggiatrice), infatti, non sa dove è arrivato ma, non solo perché è una minifigure LEGO, affronta questa sua avventura con serenità. Un po’ la metafora della nostra vita (almeno la mia lo è): un’incertezza che solo la ricerca e l’esplorazione potranno sciogliere.

Come me anche questo viaggiatore avrà il suo modo per orientarsi, deve solo tenerselo caro per non perdersi perché basta solo un attimo di distrazione per lasciare il sentiero e smarrirsi in un mondo che si fa fatica a capire.

lunedì 11 luglio 2022

Un fiore che cresce

Una delle cose belle del mio lavoro è che c’è il forte rischio (bello) di affezionarmi alle persone che incontro. Che siano ragazzi o volontari, quando entro a contatto con esse so già che sarà così. Mi piace il segno che lasciano nella mia vita.

È stato così anche con questo giovanotto nella foto. Non vi racconto la sua storia perché sarebbe un grave torto non ascoltarla da lui. Lo conosco da quando era un ragazzino di 13 anni ed è stato emozionante (nonostante i disaccordi quasi quotidiani) vederlo crescere. Ora ha 18 anni e si avvia verso la vita adulta con una serietà che non lascia indifferenti.

Certo, ha incontrato persone che lo hanno aiutato a crescere, che hanno rispettato le sue direzioni di vita ma buona parte del lavoro lo ha fatto lui.

Ancora auguri giovane uomo. Che il Signore continui a benedire il tuo sentiero ovunque ti porterà.


P.S. Non criticate la mia collana perché è un dono di una bambina della casa famiglia. Non potevo non indossarla 😅

sabato 9 luglio 2022

H3O, un’estate dissetata dalla speranza

Ovviamente ognuno fa quello che gli pare. Non sono io che, con questo post, voglio influenzare la vita e le scelte degli altri (questo compito lo lascio a chi sa farlo meglio di me). Tuttavia, con la stessa libertà che cedo agli altri, mi concedo questo spazio per dirvi che a me i tormentoni estivi non piacciono tanto. Per l’amor di Dio, li canto ed entrano nella mente come un martello pneumatico però non mi piace quello che raccontano.

Sono tutti uguali. A parte il ritmo del reggaeton che accomuna molti di questi (dove sono i vecchi Abbronzatissima e Con le pinne fucili ed occhiali?), un’altra cosa che li rende uno simile all’altro è il messaggio. Per chi ascolta questi testi, sembra che per godersi l’estate bisogna raggiungere uno sballo incontrollato. Quante canzoni parlano di ballare dal mattino a sera (o dalla sera al mattino), di cedere ad ubriachezze e abbandonarsi a rapporti effimeri che, in nome di un piacere passeggero, possano portare gioia nelle nostre estati. Ripeto, ognuno fa quello che vuole ma a me queste cose non bastano.

sabato 2 luglio 2022

Squarci di memoria

Ci sono squarci di strada che mi hanno accompagnato per tutta la vita. Questo è uno di quelli, forse il più importante, quello che fa riaffiorare tanti ricordi: è la strada che percorrevo quasi quotidianamente per andare in parrocchia da bambino, da adolescente e da giovane adulto.

È da quel pezzetto di balcone che si vede in basso a destra che mia madre (ovviamente quando ero piccolo) si accertava che arrivassi a destinazione ed è bello pensare che ora è mia sorella che, dallo stesso angolo, guarda il suo di figlio andare al catechismo. La storia si ripete. Nel bene e nel male, ripercorriamo, senza volerlo, la strada tracciata dalla nostra storia. Un bel promemoria per me che sono chiamato a vivere questi ricordi in un’altra città.