domenica 29 marzo 2015

De Passione Domini

Davanti a te la città
ti accoglie festante,
ornata di rami
fronde per te regali.
Mentono in cuor loro:
aspettano ciò che non sei.
Iniziano a tramare i potenti,
hanno paura di ciò che sei.
Nutrono desiderio di morte,
incarnato nelle loro azioni.
Immolano l'Agnello
appeso ad una croce.
Coloro che ti hanno amato
osservano da lontano.
Anche la roccia
si sgretola di paura.
Inattesi atti d'amore:
donne piangenti
nuotano nelle loro lacrime.
Tua madre, desolata,
pensa agli anni passati.
Sapeva di perderti,
anche di soffrire.
Soldati ti offendono.
Lupi sulla tua porpora:

sabato 28 marzo 2015

Morte desiderata...

"Morte desiderata nun vene maje". C’è sempre qualcosa di poco umano nello sperare la morte dei propri nemici. Credo che sia la cosa più indelicata che possa accadere in un dibattito pubblico. È un problema che appartiene a tanti (basta scorrere una qualsiasi bacheca di un social network per rendersi conto di come siamo caduti in basso) e, secondo me, denota anche una mancanza di contenuti nell’affrontare chi la pensa diversamente. Io non augurerei mai la morte a chi mi si oppone (almeno che non sia qualcuno che con la forza voglia impormi il suo pensiero, come nel caso di dittature politiche o religiose). Questo modo di fare non mi appartiene, non posso fare mio un pensiero di morte.

giovedì 26 marzo 2015

L'annuncio



Annunciata la Speranza.
La Salvezza hai accolto
con paura di fanciulla.
Hai accettato la tua sorte,
hai accettato la nostra sorte.
Il Tesoro che custodisci
illumina la Storia.
Umilmente lo servirai,
umilmente lo donerai,
umilmente, per lui, soffrirai.
Annunciata la Speranza
nel tuo angolo di casa.
Tu rannicchiata, insicura,
ciò che accade 
ancora non comprendi.
Calunnie cadranno su di te,
il tuo promesso dubiterà
(ma la Giustizia lo redimerà).
Sarai l'Urna santa,
custodirai la nostra Alleanza,
la educherai, la perderai.
Annunciata la Speranza,
quella che ti trafiggerà
ma alla quale tenderai
con il tuo amore di madre.


sabato 21 marzo 2015

Passato e futuro

Preoccupàti di ciò che verrà
lasciando ciò che è stato.
Resi ciechi del passato
che tanto insegna.
Esca per la mente debole:
preoccuparsi del futuro,
senza sapere, senza conoscerlo.
Congetture fantasiose
estranee a queste righe.
I cattivi maestri cancellano la storia,
nutrono false speranze nel futuro.
Caricano preoccupazioni su ciò che sarà
tessendo una tela incompleta,
elemosinando attimi di presente
eternamente saldi
sulla roccia del passato.

giovedì 19 marzo 2015

Il Giusto

Tu sei lavoratore
che non disprezza la fatica
ma la onora con azioni,
con la tua devota vita.

Tu sei padre vero:
non nel sangue confermato
ma dallo Spirito spinto
per la paterna via.

Tu sei retto, giusto
ma di giustizia dall'Alto
che nulla giustifica 
ma tutto ama.

Tu sei santo,
esempio per chi vuole seguire,
tenacemente, la strada percorsa
con il tuo amore di padre.

venerdì 13 marzo 2015

Neolingua e pensiero unico

Le parole sono importanti ma importanti sul serio. Lo diceva già Orwell nel suo romanzo 1984: se vuoi tenere una popolazione sotto scacco devi controllarne la lingua; se vuoi controllarne il pensiero e omologarlo a quello della classe dominante devi cambiarne il linguaggio; se vuoi creare una generazione obbediente ad un qualsiasi pensiero unico devi fargli credere che il linguaggio dei loro padri (antico e obsoleto) non serve più, può essere sostituito da uno nuovo che cambi la grammatica e la sintassi. Quindi, cambiare il senso alle parole, stravolgerne il significante, tende proprio a questo: creare un vuoto di significato per poterlo riempire come meglio si crede.

giovedì 12 marzo 2015

Innocente via


Vera gioia
stringere le tue mani
immacolate, pure, lisce.
Tenerti tra le braccia
stringerti forte al petto.
Guidarti per la tua strada
ancorarti alla tua vita,
alle tue certezze che maturi.
Nuove o vecchie, le tue vie
sono percorse nei secoli da tanti:
uomini e donne valorosi
tenaci difensori del regno.
Ostacoli hanno trovato
ma le mani hanno teso,
vuote sono state riempite.
Questa speranza ti fortifichi.
Ascolta chi è saggio
e non disprezzare i suoi consigli.

mercoledì 4 marzo 2015

Verità

Chi sono? Sono colei che ti da la forza. Tu non lo ricordi ma ci siamo conosciuti anni fa. Rammento che eri in crisi. Che i tuoi compagni mi mettevano sempre in discussione. Dicevano che io non esistessi. Tu non sapevi cosa dire perché eri da solo. La tua posizione era in netta minoranza e cadesti in quel “vortice del silenzio” che tanto ti aveva affascinato studiandolo. 
Il giorno che mi conoscesti era ottobre, almeno a te pareva di avermi vista per la prima volta quel giorno. In verità ero già presente nella tua vita ma ogni tanto mi mettevi da parte, mi modificavi a tuo piacimento, mi modellavi a tua immagine e somiglianza. Non credo che tu fossi forte (se devo dirla tutta, forse non lo sei nemmeno oggi) da potermi accettare per quello che sono. Non volevi fare tue le mie categorie, hai sempre cercato la tua terza via mentre te ne offrivo (e continuo a farlo) solo due. Lo so, sono esigente ma tu, ora mi ami per questo, hai sete di me.