martedì 20 giugno 2023

Sui social media da cristiani? È questione di comunione

Molte riflessioni sono state sviluppate sulle possibilità che hanno i media e i social di creare comunione. Qui vorrei piuttosto focalizzare l’attenzione su un aspetto poco considerato: l’importanza che ha la comunione nel processo di evangelizzazione sui social.

È necessario conoscere i meccanismi di funzionamento di un social media per comprendere il motivo per cui agire in un’ottica di comunione è fondamentale per la missione digitale.

A grandi linee, e con qualche differenza tra un social e l’altro, possiamo dire che un contenuto pubblicato (un post) per poter raggiungere più persone possibili, ha due strade. La prima è quella di investire economicamente perché il contenuto sia più visibile; direi che questa strada non fa molto al nostro caso. La seconda è che il post possa assecondare gli “algoritmi” che stanno alla base del social. Cosa sono? Sono delle regole matematiche che automaticamente permettono ad un contenuto pubblicato di essere più o meno in evidenza, più o meno diffuso. In parole povere, un post ha una maggiore visibilità in base a quante volte viene condiviso, a quante reazioni ottiene, a quanti commenti riceve, a quante volte viene salvato tra i preferiti, a quanto è in linea con i tuoi interessi e le tue abitudini d’uso di quel social, ecc.