“Hai visto che quella donna, oggi, ti ha ringraziato?”
“Quale?”
“Quella che hai fatto attraversare.”
“Ormai non ci faccio più caso.”
“Vabbè, sei stato gentile…”
“No, sono stato civile. Quella poveretta era sulle strisce pedonali da chissà quanto tempo. Era mio dovere fermarmi.”
“E questa non è gentilezza?”
“Quanto sei ingenuo MiniG. Vivi troppo tra i tuoi LEGO.”
“Che poi sono i tuoi…”
“Certo, ma io sono generoso e ti lascio giocare. Ecco, questa è gentilezza.”
“Quindi la gentilezza è un di più?”
“No, dovrebbe essere la regola. Forse quella più importante per il vivere civile.”
“Eh! Vedi che vivere civile e gentilezza sono legati? Ho ragione io!”
“Mah… la gentilezza rende più bello il vivere civile. Vedi, se non sono abituato ad atti di gentilezza non posso essere civile. Se non faccio entrare la mia vicina di casa in ascensore prima di me perché la vedo con le mani piene di busta della spesa, non vedo nemmeno qualcuno che ha diritto ad attraversare sulle strisce pedonali.”