martedì 7 dicembre 2021

Le nuove frontiere della scuola

La scuola gioca un ruolo fondamentale per l’educazione dei ragazzi. Per questo motivo può diventare protagonista della loro educazione verso l’utilizzo sano e consapevole di internet e delle tecnologie digitali.

In questo periodo storico famiglie e ragazzi hanno dovuto scontrarsi con la didattica a distanza (DAD). Non potendo andare fisicamente in aula, le scuole hanno dovuto ricorrere agli strumenti digitali per le normali attività didattiche. In verità, se tutto questo a noi risulta nuovo, dobbiamo dire che sono già alcuni anni che gli strumenti digitali sono ormai essenziali per la conoscenza, creandone una indiretta e destrutturata, a volte alternativa agli insegnamenti scolastici. Con la DAD possiamo affermare che gli insegnanti hanno avuto la possibilità di riconquistare quella centralità che stavano rischiando di perdere (in parte l’hanno già persa). Basta avere uno smartphone, infatti, per poter avere l’accesso ad una quantità di informazioni enorme.

Tutto questo, ovviamente, mette in discussione il ruolo degli insegnanti che, per non perdere la loro funzione di docenti, devono imparare a rapportarsi e a sperimentare nuove metodologie. In questo modo possono assumersi il ruolo di accompagnatori alla scoperta dell’utilizzo corretto delle nuove tecnologie e spingere, in questo modo, i ragazzi ad un uso degli strumenti più maturo, critico e consapevole, lontano dal solo uso a scopi ludici o di intrattenimento. Certo, questo implica una didattica attiva opposta a quella tradizionale perché, come ci suggerisce John Dewey (era il 1916!) l’allievo non è più un fruitore passivo di conoscenza ma un co-costruttore di saperi.

Per questo motivo, non si può negare che una cosa che non ha funzionato con la DAD è stato proprio il voler applicare metodologie tradizionali di insegnamento alle nuove forme di comunicazione. Credo che si sia persa e si stia perdendo un’occasione. Bisognava investire di più perché ormai non si può escludere un’educazione attenta all’utilizzo della rete e delle informazioni presenti in essa. Quante volte mi capita di seguire uno dei ragazzi della casa famiglia per una ricerca assegnata dalla scuola rendendomi conto che non basta spiegare che il copia-incolla non è fare ricerca. Bisogna spiegare che non ci si può fermare al primo link trovato sul motore di ricerca ma bisogna confrontare le fonti, accertarsi che le cose che si stanno leggendo siano vere, che anche Wikipedia può sbagliare.

Cosa possono fare gli insegnanti per stare accanto ai nostri ragazzi sempre più tecnologici? Sicuramente dovranno rinnovare i propri programmi e formarsi per poter implementare i nuovi media nella loro competenze. Bisogna aggiornarsi per poter capire il mondo degli studenti, per poter continuare ad essere guida coscienziosa ed educante.

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