mercoledì 30 giugno 2021

Il mese di marzo, il mese di san Giuseppe

Ormai, almeno nel mondo cattolico (lo spero), tutti sanno che il mese di marzo è dedicato a san Giuseppe.
Le origini di questa devozione sono legate ad alcune pubblicazioni che, probabilmente, hanno trovato consenso tra i fedeli.
Nel 1810 Giuseppe Marconi pubblicò Il mese di marzo consacrato al glorioso patriarca san Giuseppe sposo di Maria Vergine per ottenere il suo patrocinio in vita e in morte. Questa edizione ebbe successo anche in altre lingue. San Gaspare Bertoni, nel 1844, ne curò una riedizione ristampata in fotocopia dai Padri Stimmatini nel 1990.
La pratica del mese di marzo fu approvata ed indulgenziata. Il 27 aprile 1865 scrive “affinché aumenti sempre più la devozione verso tanto celeste patrono e quel metodo di preghiera si propaghi più facilmente e più ampiamente”, estende le indulgenze a tutti i fedeli “purché pratichino un esercizio di preghiere e virtù per tutto il mese di marzo sul modello di quelle solite a farsi nel mese di maggio in onore della Beata Vergine Maria” (Stramare, pag. 173).

venerdì 25 giugno 2021

LEGO: gender fluid?

Questo non è un post in cui scrivo delle mie idee ma uno in cui mi pongo una domanda. Nella foto è allegata una lettera che nel 1974 (e non 1960 come alcuni stanno scrivendo) in cui c’è scritto:

Ai genitori. La voglia di creare è ugualmente forte in tutti i bambini. Maschi e femmine.
È l'immaginazione che conta. Non le abilità. Costruisci tutto ciò che ti passa per la testa, nel modo in cui lo vuoi. Un letto o un camion. Una casa delle bambole o un'astronave.
A molti bimbi piacciono le case delle bambole. Sono più umane delle astronavi. Molte bimbe preferiscono le astronavi. Sono più eccitanti delle case delle bambole. La cosa più importante è mettere nelle loro mani il materiale giusto e lasciare che creino ciò che piace a loro.

Nobile se penso che da piccolo io e mia sorella costruivamo astronavi e case con le costruzioni. Mi chiedo una cosa: perché nel 2012 l’azienda di mattoncini danese ha messo sul mercato una linea di costruzioni, LEGO Friends, per un pubblico di bambine e ragazze? Non toglie che anche i maschietti ci possano giocare ma, a questo punto, perché creare un prodotto per le femmine? Che fine ha fatto la neutralità di genere? 

mercoledì 23 giugno 2021

Mercoledì, il giorno dedicato a san Giuseppe

Ho voluto (e creato) uno spazio, una specie di rubrica dal nome Il Mercoledì del Giusto. Ogni mercoledì sto pubblicando sulla mia pagina Facebook delle curiosità, preghiere o immagini sul San Giuseppe.
Perché ho scelto proprio il mercoledì? Perché questo è il giorno che, tradizionalmente, viene dedicato al Custode della Santa Famiglia.
Da dove nasce questa pratica? Padre Tarcisio Stramare, nel suo libro San Giuseppe - fatto religioso e teologia, lo descrive in modo accurato. L’oblato di San Giuseppe, deceduto lo scorso anno il 20 marzo (il giorno dopo la solennità di San Giuseppe), parte da un opuscolo di padre Roland Gauthier dal titolo Il mercoledì, il giorno di san Giuseppe. P. Gauthier riconosce che “«nessuno ne ha mai dato una spiegazione chiara e precisa». Egli ne documenta, tuttavia, la presenza, concludendo che «questa tendenza verso il mercoledì è continuata dopo il 1650, e si può perfino sostenere che è diventata la più corrente.»” (Stramare, pag. 169).

mercoledì 16 giugno 2021

San Giuseppe, patrono degli esuli

Domenica prossima, 20 giugno, è la Giornata Mondiale del Rifugiato, di coloro che, sono costrette a lasciare le proprie case per garantire un futuro migliore lontano dalla povertà o dalle barbarie che vivono.
Il mio pensiero va a San Giuseppe. Anche lui è stato un rifugiato: dovette scappare in Egitto con Maria e il piccolo Gesù per poter salvare la vita del Figlio di Dio dalla brutalità di Erode.
È per questo motivo che, all’interno delle Litanie viene citato anche come Patrono degli esuli, degli afflitti e dei poveri.
È dallo scorso Primo Maggio, infatti, che il Papa ha approvato sette nuove invocazione al Santo Giusto. La Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha attinto le nuove invocazioni dagli interventi dei Papi che hanno riflettuto su aspetti della figura del Patrono della Chiesa universale: san Paolo VI, san Giovanni Paolo II e Francesco.
Le nuove invocazioni sono: Custode del Redentore (Custos Redemptoris), tratta dall’esortazione apostolica Redemptoris custos di san Giovanni Paolo II; Servo di Cristo (Serve Christi), pronunciata da san Paolo VI nell’omelia della festa di san Giuseppe del 1966, e citata sia da san Giovanni Paolo II che da Papa Francesco nella Patris corde; Ministro della Salvezza (Minister salutis) di san Giovanni Crisostomo, citato sempre da Papa Wojtyla nella Redemptoris custosSostegno nelle difficoltà (Fulcimen in difficultatibus), usata da Papa Francesco nel prologo della Patris corde); infine Patrono degli esuli, degli afflitti, dei poveri (Patrone exsulum, afflictorum, pauperum), sempre nella Patris corde. (Fonte: vaticannews.va)

mercoledì 9 giugno 2021

Lettera a San Giuseppe di don Tonino Bello

Caro San Giuseppe,

scusami se approfitto della tua ospitalità e mi fermo per una mezz’oretta nella tua bottega di falegname per scambiare quattro chiacchiere con te.

Non voglio farti perdere tempo. Vedo che ne hai così poco, e la mole di lavoro ti sovrasta. Perciò, tu continua pure a piallare il tuo legno, mentre io, seduto su una panca, in mezzo ai trucioli che profumano di resine, ti affido le mie confidenze.

Non preoccuparti neppure di rispondermi. So, del resto che sei l’uomo del silenzio, e consegni i tuoi pensieri, profondi come le notti d’Oriente, all’eloquenza dei gesti più che a quella delle parole. Vedi, un tempo anche da noi le botteghe degli artigiani erano il ritrovo feriale degli umili, vi si parlava di tutto, di affari, di donne, di amori, delle stagioni, della vita, della morte. Le cronache di paese trovavano lì la loro versione ufficiale, e i redattori dell’innocuo pettegolezzo quotidiano affidavano alle rapidissime rotative degli avventori la diffusione delle ultime notizie.

mercoledì 2 giugno 2021

Lettera alla Repubblica Italiana

Cara Repubblica,

oggi festeggi i tuoi 75 anni ma sei di una giovinezza disarmante, sembri non accusare il peso dei tuoi anni. Certo, in questi anni di vita non è andata sempre liscia. Possiamo affermarlo tranquillamente che non sempre ti abbiamo trattata bene. Criticata, denigrata, umiliata ma tu sembri una mamma sempre pronta a perdonarci.

Spesso sei stata ammalata. Sei stata attaccata dal virus del terrorismo (rosso, nero, mafioso) che ha cercato più volte di destabilizzare la tua salute. Fortunatamente hai un sistema immunitario molto forte.

Più volte ti ha colpita la piaga della corruzione che ti ha riempito (e che ti riempie, purtroppo, ancora oggi) di pustole puzzolenti ma tu sei sempre stata più forte di chi ti vendeva pezzo per pezzo. Sei sempre riuscita a ricomporti e a ripartire da capo.

Per non parlare di chi ti ha governata in questi anni. Non sempre chi lo ha fatto ha avuto a cuore la tua salute. Spesso proponeva cure palliative non pensando al tuo futuro. Preoccupandosi della poltrona sulla quale era seduto e non alle generazioni future.

Tu, però, hai sempre resistito a tutto questo. Sarà che sei stata concepita quel 25 aprile 1945, in quel giorno dove noi italiani riscoprimmo la nostra libertà. Nel grembo di chi ti portava nel cuore fosti vaccinata e gli anticorpi di quella giornata sono sempre attivi e vigili, nonostante tutto. Nonostante noi.