mercoledì 16 giugno 2021

San Giuseppe, patrono degli esuli

Domenica prossima, 20 giugno, è la Giornata Mondiale del Rifugiato, di coloro che, sono costrette a lasciare le proprie case per garantire un futuro migliore lontano dalla povertà o dalle barbarie che vivono.
Il mio pensiero va a San Giuseppe. Anche lui è stato un rifugiato: dovette scappare in Egitto con Maria e il piccolo Gesù per poter salvare la vita del Figlio di Dio dalla brutalità di Erode.
È per questo motivo che, all’interno delle Litanie viene citato anche come Patrono degli esuli, degli afflitti e dei poveri.
È dallo scorso Primo Maggio, infatti, che il Papa ha approvato sette nuove invocazione al Santo Giusto. La Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha attinto le nuove invocazioni dagli interventi dei Papi che hanno riflettuto su aspetti della figura del Patrono della Chiesa universale: san Paolo VI, san Giovanni Paolo II e Francesco.
Le nuove invocazioni sono: Custode del Redentore (Custos Redemptoris), tratta dall’esortazione apostolica Redemptoris custos di san Giovanni Paolo II; Servo di Cristo (Serve Christi), pronunciata da san Paolo VI nell’omelia della festa di san Giuseppe del 1966, e citata sia da san Giovanni Paolo II che da Papa Francesco nella Patris corde; Ministro della Salvezza (Minister salutis) di san Giovanni Crisostomo, citato sempre da Papa Wojtyla nella Redemptoris custosSostegno nelle difficoltà (Fulcimen in difficultatibus), usata da Papa Francesco nel prologo della Patris corde); infine Patrono degli esuli, degli afflitti, dei poveri (Patrone exsulum, afflictorum, pauperum), sempre nella Patris corde. (Fonte: vaticannews.va)

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