mercoledì 2 giugno 2021

Lettera alla Repubblica Italiana

Cara Repubblica,

oggi festeggi i tuoi 75 anni ma sei di una giovinezza disarmante, sembri non accusare il peso dei tuoi anni. Certo, in questi anni di vita non è andata sempre liscia. Possiamo affermarlo tranquillamente che non sempre ti abbiamo trattata bene. Criticata, denigrata, umiliata ma tu sembri una mamma sempre pronta a perdonarci.

Spesso sei stata ammalata. Sei stata attaccata dal virus del terrorismo (rosso, nero, mafioso) che ha cercato più volte di destabilizzare la tua salute. Fortunatamente hai un sistema immunitario molto forte.

Più volte ti ha colpita la piaga della corruzione che ti ha riempito (e che ti riempie, purtroppo, ancora oggi) di pustole puzzolenti ma tu sei sempre stata più forte di chi ti vendeva pezzo per pezzo. Sei sempre riuscita a ricomporti e a ripartire da capo.

Per non parlare di chi ti ha governata in questi anni. Non sempre chi lo ha fatto ha avuto a cuore la tua salute. Spesso proponeva cure palliative non pensando al tuo futuro. Preoccupandosi della poltrona sulla quale era seduto e non alle generazioni future.

Tu, però, hai sempre resistito a tutto questo. Sarà che sei stata concepita quel 25 aprile 1945, in quel giorno dove noi italiani riscoprimmo la nostra libertà. Nel grembo di chi ti portava nel cuore fosti vaccinata e gli anticorpi di quella giornata sono sempre attivi e vigili, nonostante tutto. Nonostante noi.


 

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