mercoledì 23 giugno 2021

Mercoledì, il giorno dedicato a san Giuseppe

Ho voluto (e creato) uno spazio, una specie di rubrica dal nome Il Mercoledì del Giusto. Ogni mercoledì sto pubblicando sulla mia pagina Facebook delle curiosità, preghiere o immagini sul San Giuseppe.
Perché ho scelto proprio il mercoledì? Perché questo è il giorno che, tradizionalmente, viene dedicato al Custode della Santa Famiglia.
Da dove nasce questa pratica? Padre Tarcisio Stramare, nel suo libro San Giuseppe - fatto religioso e teologia, lo descrive in modo accurato. L’oblato di San Giuseppe, deceduto lo scorso anno il 20 marzo (il giorno dopo la solennità di San Giuseppe), parte da un opuscolo di padre Roland Gauthier dal titolo Il mercoledì, il giorno di san Giuseppe. P. Gauthier riconosce che “«nessuno ne ha mai dato una spiegazione chiara e precisa». Egli ne documenta, tuttavia, la presenza, concludendo che «questa tendenza verso il mercoledì è continuata dopo il 1650, e si può perfino sostenere che è diventata la più corrente.»” (Stramare, pag. 169).
Tuttavia, il giorno dedicato a san Giuseppe non è stato sempre il mercoledì. Lo si capisce da alcuni scritti, a cominciare dal predicatore Johann Eck (1486-1543) che assegnava il sabato alla glorificazione congiunta di Maria, Anna e Giuseppe, fino ad arrivare al gesuita Paul de Barry che scriveva di “destinare un giorno alla settimana per onorare in modo particolarissimo san Giuseppe, il sabato sembrata il più indicato di tutti, affinché egli sia servito congiuntamente con la sua Sposa lo stesso giorno”.
Tuttavia alla fine del XVII secolo e con un crescendo continuo nel XIX e XX secolo la giornata del mercoledì e a favore di ciò, padre Gauthier cita i principali atti di Papi e di Congregazioni romane favorevoli al mercoledì. 

“Innocenzo XII  accordava, nel 1695,  delle indulgenze ai membri della confraternita di san Giuseppe che, il mercoledì, avessero visitato la chiesa dei Carmelitani scalzi, a Bruxelles. P. Ludovico Sileo, minore conventuale, introduce a Napoli (1736-37) la devozione dei sette mercoledì in preparazione alla festa di marzo. Benedetto XIV concedeva, nel 1745, ai Carmelitani scalzi della provincia di Catalogna di celebrare una messa votiva solenne di san Giuseppe tutti i mercoledì dell’anno; nel 1772, Clemente XIV autorizzava i medesimi a celebrare una seconda messa votiva solenne ogni mercoledì, secondo le  esigenze dei fedeli. Indulgenze furono concesse all’Ordine dei Carmelitani da Clemente XIII (nel 1762 e anni successivi) per una novena di mercoledì in preparazione alla festa di san Giuseppe. Probabilmente il primo a promuovere la Novena in onore di san Giuseppe è stato il beato Bonaventura di Potenza (+1711), conventuale. Pio VII, nel 1819,  concedeva un’indulgenza per tutti i mercoledì dell’anno a chi recitava in quel giorno i dolori e le gioie di san Giuseppe. Con un indulto generale del 5 luglio 1883, Leone XIII attribuiva a ogni giorno della settimana un tema particolare, ratificando il mercoledì come il giorno di san Giuseppe in tutta la Chiesa, con messa votiva corrispondente; la stessa condotta fu mantenuta dalla Congregazione dei Riti con un decreto del 3 giugno 1892. Con il Motu proprio del 25 luglio 1920, in occasione del 50° anniversario della proclamazione di san Giuseppe come patrono della Chiesa universale, Benedetto XV richiamava l’importanza «di tutti i mercoledì e dei giorni del mese che gli è consacrato».” (Stramare, 170-171).

Padre Stramare conclude scrivendo che il Messale Romano, pubblicato nel 1970, contiene parecchie messe votive anche in onore di san Giuseppe. Anche se nessuna di queste è in relazione con alcun giorno specifico della settimana, si deve riconoscere che, dopo due secoli, per tanti cattolici, il mercoledì resta il giorno consacrato a san Giuseppe.


Bibliografia:

- Stramare T., San Giuseppe - fatto religioso e teologia, Editrice Shalom, Ancona, 2018.

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