sabato 30 aprile 2016

Tirannia del tempo

Non torni indietro
sembri un tiranno
che ci vincola al presente
e noi aridi non gustiamo
il suo senso.
La nostra anima,
resa pesante dagli anni,
non tende più a sogni fanciulli.
Speranza di adulti
matura il nostro essere
reso cieco dal futuro
al quale affidiamo
ciò che non conosciamo.
Innocenti speranze
riponiamo in te
che con violenza ci lasci
dormienti nei nostri letti
che, ormai, grondano sudore.

mercoledì 27 aprile 2016

L'investimento di (e per) Dio

Chi si accontenta gode ma non sempre ciò è vero. Non ci sono dubbi che il segreto della vita sta nelle cose semplici; che, spesso, senza demonizzare chi ha tanto, basta accontentarci delle cose che abbiamo per avere uno stile di vita sobrio e più sereno; che la semplicità è il segreto di una vita felice ("l'essenziale è invisibile agli occhi").
Chi si accontenta gode ma questo proverbio, tuttavia, non vale per le cose di Dio perché Egli non vuole che noi ci accontentiamo ma che i passi che ci fa fare diventino sempre più grandi, vuole che la nostra fede cresca ogni giorno di più e che non ci accontentiamo di ciò che abbiamo ora perché la nostra persona e la nostra fede in Lui possano crescere sempre più. È una questione di amore. Dio, infatti, vuole che non ci accontentiamo mai del suo amore perché quest'ultimo è talmente grande che non ci deve bastare mai, dobbiamo anelare sempre ad esso perché è segno e guida per il nostro essere figli di Dio.

martedì 26 aprile 2016

Oro che non luccica

Non è tutto oro quello che luccica. Ci penso e ci ripenso in particolare da quando è uscita la notizia che i famosi gettoni d'oro dei quiz RAI non sono composti da oro puro (leggi qui). Ora, al di là dello scandalo che ne potrebbe derivare se questa notizia fosse confermata nella sua gravità, quello che mi fa riflettere è la questione delle apparenze.
Non è tutto oro quello che luccica ed è vero. Siamo circondati da persone che sembrano oro ma che in realtà non lo sono. Quante volte anche noi sembriamo oro agli occhi degli altri ma, in realtà, sappiamo benissimo che non lo siamo ma in questa mania di santità noi ci crogioliamo, gongoliamo quando le nostre virtù vengono esaltate dagli altri.

lunedì 25 aprile 2016

Festa dell'ibernazione

Lo so che sembro dissacrante se oso scrivere ibernazione al posto di liberazione per definire la festa odierna del 25 aprile. Sembra strano che a farlo sia io che, da quando ragiono con la mia testa, riconosco l'importanza dell'azione partigiana nell'aver contribuito alla liberazione dell'Italia dall'occupazione nazifascista.
Purtroppo questa festa importantissima per la nostra storia nazionale è stata ibernata, è stata relegata a feticcio da strumentalizzare da determinati gruppi di estrema sinistra che, in barba a quello che la storia realmente ci ha insegnato, dà il merito della liberazione al gruppo di partigiani rossi, santificandoli fino all'estremo, dimenticando che anche essi non furono esenti da scandali e violenze. Ma la storia, si sa, la scrivono i vincitori (episodi raccontati egregiamente nel romanzo Il partigiano Johnny).

sabato 23 aprile 2016

Disabilità integrata?

Vi vedo felici, che insieme partite per luoghi lontani, per le vostre gite alle quali mi tenete fuori. Purtroppo sembra che io vi sia di peso, avete paura di quello che possa farvi, per questo motivo non volete dormire in stanza con me. Tuttavia, vi capisco. Ciò che è diverso dalla vostra normalità vi fa paura. Se c'è qualcosa, o meglio qualcuno, che esce fuori dai vostri schemi vi chiudete nel vostro mondo discriminante, che in realtà create per difendervi da chi è diverso da voi, anche se chi allontanate vorrebbe difendersi da voi. Alla fine, però, vi tendo le braccia: voglio stare con voi, mi piace stare con voi anche se non lo capite.

giovedì 21 aprile 2016

Carità e perdono

Il Paradiso è la meta
alla quale con speranza
aspiriamo con gioia.
La carità è il mezzo
che che ci viene donato
da chi ci vuole a sua immagine.
Il perdono è l'allenamento
con il quale proviamo in terra
quello che eternità ci offre.
La famiglia è la palestra
dove esercitare con passione
l'amore nelle difficoltà.

martedì 19 aprile 2016

Domenica per la famiglia

Domenica, in serata, ho ricevuto una telefonata che mi ha lasciato perplesso: il servizio clienti Mediaset Premium. Mi hanno telefonato per propormi un'offerta che ho gentilmente rifiutato. Gentilmente...
Ho pensato a quella poveretta (l'operatrice era donna) che di domenica era li che faceva telefonate per conto della sua ditta offrendo proposte che per il 50% sarebbero state rifiutate (nella migliore delle ipotesi in maniera brusca dalla persona contattata). Certo, anche io ero a lavoro di domenica ma il mio mestiere riguarda l'accudimento delle persone (per chi non lo sapesse, lavoro in una casa famiglia che ospita minori disabili).
Come questa poveretta sono tante le persone che lavorano di domenica. Ormai tutti i grossi supermercati, ipermercati, centri commerciali hanno nella domenica il loro punto di forza commerciale.

lunedì 18 aprile 2016

Siete gli stessi

Voi non siete diversi dai bulli. Quei ragazzini che si pavoneggiano con i più deboli sono specchio della società che voi state costruendo. Voi siete bulli con chi coraggiosamente esce da quella spirale del silenzio che voi create, con chi esce da quegli schemi che la vostra minoranza ha creato. Che poi diciamoci la verità: voi che fate i moralisti ai cattolici, per esempio, a chi la pensa in modo diverso alla vostra finta maggioranza siete gli stessi che non siete esenti da critiche.
Siete gli stessi che, offendendo Mario Adinolfi per la sua fisicità, dimenticate che una volta criticavate chi offendeva Rosi Bindi. Siete gli stessi che se un giorno dovesse esserci un referendum sull'abolizione della legge sull'aborto, mettereste da parte ogni vostro proposito referendario e di democrazia partecipata (spero siate coerenti in questo caso).

sabato 16 aprile 2016

Il concerto

Da soli non suoniamo:
strumenti solitari 
ognuno con sua parte.
Maestro dirige con amore
melodia che all'orecchie,
che frastornate sono,
dolce e soave pare.
Da soli non godiamo
musica di orchestra
solitaria non può essere.
Maestro dirige con forza:
spartiti dolci e vivaci,
teneramente allietanti,
suonano per amor d'altri.

giovedì 14 aprile 2016

Mamma Provvidenza

Provvidenza aiuta il sapiente:
Saggio chi spera in Lei,
chi affida la vita alle sue mani,
chi la cerca con insistenza.
Non è semplice fortuna
che bendata bacia sprovveduti,
non è finta speranza
che illude i cuori duri.
La mano ti tiene,
stretta non ti lascia
solo se vuoi il suo divino aiuto.
Come mamma ti accarezza,
ti abbraccia e ti stringe,
ti bacia e ti solleva.
Al suo seno ti allatta:
latte che scorre per chi lo cerca.
Ti veste con soffici tessuti,
colorati e leggeri in estate
caldi e morbidi in inverno.

mercoledì 13 aprile 2016

Incroci, regole e responsabilità

Mario Paolini, lavora da anni nel campo della disabilità. Musicoterapeuta, pedagogista, docente e formatore, nel suo libro Disabilità e qualità dell'incontro (FrancoAngeli, 2015), alla fine del primo capitolo, descrive la situazione per la quale chi non rispetta la Legge e le Regole deve attrezzarsi per poterle seguire. Per avvalorare questa sua teoria fa prende ad esempio la regola della cortesia in un incrocio: «[...] chi passa per primo ad un incrocio a più strade, tutte di uguale importanza, quando tutti i veicoli hanno la destra impegnata? Il Codice della strada non ha un articolo specifico [...] Esiste però un Regola di cortesia, che dice che un veicolo si sposta al centro dell'incrocio e si ferma in attesa che transitino gli altri, e poi riparte.» Il primo che occupa l'incrocio è l'ultimo a liberarlo, una regola che diventa alternativa a quella del più forte e del più furbo.

martedì 12 aprile 2016

Lettere di Berlicche

Lettere di Berlicche di C.S. Lewis è un romanzo epistolare, se così si può definire, che mette in evidenza le sottili trame che il diavolo usa per accalappiarsi anime. Berlicche è un diavolo che scrive lettere a suo nipote Malacoda, apprendista tentatore al quale viene affidato un nuovo «paziente», e con queste cerca di indirizzarlo, di indicargli tutti i trucchi del mestiere di diavolo.
Non immaginiamoci grosse tentazioni. In questo libro l'autore inglese mette in evidenza soprattutto come il diavolo usa gioie e virtù che Dio ci ha donato per suo piacimento: umiltà, castità, scienza, intelletto e coraggio possono essere usate dal diabolico nemico per i suoi interessi.
La dinamica è semplice: estraniare l'uomo da quello che è, dal posto e dal tempo in cui vive, dai rapporti che vive (sia sociali che amorosi) per trasformarli in qualcosa di divisorio, trasformando la bellezza che è implicita in queste cose per conquistare anime e mettere l'uomo in condizioni di non riconoscere il coraggio per affrontare la vita e le sue difficoltà, di non riconoscere le sue potenzialità intellettuali nascondendole da una finta umiltà, ubriacando l'uomo per dannarlo e allontanarlo dall'amore del suo eterno «Nemico», dalla vita che Lui ha pensato per l'uomo.

sabato 9 aprile 2016

Occasione mancata

Noi cristiani adulti, nel senso di non adolescenti (il termine cristiano-adulto è stato inflazionato negli ultimi anni), abbiamo una responsabilità verso i più giovani non indifferente. Dio ce li ha affidati per poterli accompagnare nella fede. Dopo la famiglia siamo noi che siamo chiamati a fargli conoscere la bellezza della fede in Cristo e con essa il fantastico messaggio d'amore che Gesù ha portato. Un messaggio che sappiamo benissimo essere scomodo al mondo.
I giovani devono imparare ad essere consapevoli che essere cristiani non è la via più facile ma quella della croce, del martirio che si concretizza anche nella nostra quotidianità: quando ci offendono, per esempio, per il solo fatto di seguire Gesù. I giovani devono imparare che il messaggio di Cristo non è fermo a quello dei Vangeli ma che si manifesta a noi tramite la Chiesa che, come madre, ci indica la via più adeguata per abbracciare, nella sua completezza, ciò che Gesù continua a dirci. Egli, tramite la Chiesa, ci parla, ci dice come vivere le avversità e i cambiamenti dei giorni nostri. 

venerdì 8 aprile 2016

Lo scappellotto di Dio

Ieri sera, nella puntata Don Matteo (non ne sono un fan ma mia moglie si), il prete investigatore ha detto una frase che fa più o meno così (non la ricordo di preciso): "Quando sbagliamo Dio è come la mamma che con la mano ci accarezza per consolarci". Come una mamma, tuttavia, aggiungo io, è pronto a darti uno scappellotto per lo stesso errore. Non uno schiaffo violento (anche se spesso ne avremmo bisogno), non ci picchia lasciandoci tramortiti, non usa violenza ma un semplice e doloroso scappellotto, quello che davano i preti alla don Camillo per intenderci.

giovedì 7 aprile 2016

Cari nipoti

Roma, 7 aprile 2050

Cari nipoti miei,
vi scrivo questa lettera perché non ho il coraggio di parlarvi. La vostra modernità mi spiazza sempre per questo utilizzo un mezzo di comunicazione un po' Antico (come direste voi) almeno, per una volta, ad essere spiazzati sarete voi. Vi scrivo perché vi osservo e vedo che avete perso il piacere delle cose belle a partire dal cibo. Sì, avete letto bene: cibo. Per me non esiste cosa più bella e conviviale che il cibo... chiedete alla nonna con la quale ho trovato più cose in comune a tavola che in tante smancerie che vi fate voi giovani.
Voi non potete immaginare che bella cosa era mangiare delle belle bistecche. Che bello era il loro odore quando, con gli amici, le cucinavamo sulla griglia. Certo, la cosa importante era non farne un'esagerazione. Il troppo storpia, anche quando si tratta di cibo. La carne, ne sento la mancanza: salsicce, salumi, bistecche ormai si trovano solo al mercato nero.

mercoledì 6 aprile 2016

Noi e il tempo

Il tempo che scorre sui nostri giorni
Il tempo che detta le nostre vite
Il tempo che vincola incastrando
Il tempo che decide cosa fare
Il tempo che decide quando fare
Il tempo che muove i nostri corpi
Il tempo che toglie il piacere
Il tempo che ricorda ciò che fu
Il tempo che agita il divenire
Prendiamo i nostri giorni
Riprendiamo le nostre vite
Liberiamoci dal Mondo
Scegliamo cosa Carità detta
Discerniamo su quando fare
Torniamo padroni di noi stessi
Riappropriamoci del presente
Desideriamo di amare ora
Il tempo non è nemico
Il tempo non è cattivo
Il tempo non è tiranno
Siamo noi che lo idolatriamo
Siamo noi che lo radichiamo in noi
Siamo noi che lo viviamo

martedì 5 aprile 2016

Tempo tentatore

Satana non si arrende. La morte e resurrezione di Gesù lo hanno sicuramente sconfitto ma egli tenta sempre di guadagnarsi anime per il suo infernale esercito. Lo fa seducendoci, su questo non ci sono dubbi. Tuttavia, il maligno usa anche metodi più subdoli. Tra questi c'è il farci perdere il presente come tempo a cui fare riferimento per fare la volontà di Dio. Il diavolo, infatti, ci lega al passato facendoci rimembrare tempi andati che non torneranno più. 
Questo modo di agire è diabolico perché ci deresponsabilizza da quello che possiamo fare ora, nel nostro attimo presente e rendere il mondo un posto più fraterno in cui vivere. Non che il passato non sia importante. È in esso che ritroviamo le nostre radici. Le nostre vite, però, non possono essere radicate nella malinconia di un tempo ormai andato.

lunedì 4 aprile 2016

Salvezza annunciata

Un Sì che salva:
Tesoro umilmente proteggerai
fino al giorno che una stella,
luminosa e bella,
al Mondo lo manifesterà.
Con coraggio e amore
diventi Arca di nuova alleanza.
Porterai in te Salvezza,
con amore di madre la donerai,
con dolore di madre la perderai.
Evento predetto dall'alba della Storia:
una donna ci ha condannato,
una donna ci ha condotto alla Vita.
Tremando accettasti la tua sorte
senza esitazione amasti il Padre:
Sole nuovo che ti illumina.
Adottata come madre da Dio,
donata come madre a tutti noi.


sabato 2 aprile 2016

Narnia: storia dell'umanità (2)

Come ho scritto nel post di ieri, è il sacrificio di Aslan con la sua morte e resurrezione che sconfigge il male: Narnia e l'umanità vengono salvate dal sacrificio del Giusto; è la sua resurrezione che, sconfiggendo la morte, porta speranza allontanando il male, svelando al mondo la sua natura e dando all'umanità, da quel momento, una nuova chiave di lettura per la propria storia.
Da quel momento la gioia della vera conoscenza di Aslan non può restare nascosta in un campo ma deve fruttare. Per questo motivo i regnanti si spingono fino ai confini del mondo: per portare la giusta legge del leone che li proteggeva. Nello stesso modo le prime comunità cristiane sono nate dalla spinta missionaria degli apostoli, di coloro che hanno conosciuto personalmente Gesù dando alle nascenti comunità una nuova responsabilità: continuare la propria opera evangelizzatrice anche quando loro non ci saranno più. Accade lo stesso a Narnia, il re supremo Peter non sarà presente in tutti i romanzi ma il regno fantastico riesce a portare avanti l'opera di Aslan. Questo, però, porterà a delle incomprensioni con i regni confinanti, in particolare con Calormen, regno che professa la sua fede in Tash. Uno scontro tra culture che ricorda (non vagamente) quello tra l'Occidente con le sue radici cristiane e l'Islam, esotico e conquistatore.

venerdì 1 aprile 2016

Narnia: storia dell'umanità (1)

Mappa di Narnia
C.S. Lewis scrive un saggio sulla letteratura per ragazzi nel quale individua vari modi di scrivere per essi. In questo saggio afferma che ciò che preferisce «consiste nello scrivere un racconto per l'infanzia semplicemente perché è la forma migliore per esprimere quello che si ha da dire [...] Tale modo di lavorare può applicarsi non solo al racconto ma ad altri generi della letteratura infantile» (C.S. Lewis, Tre modi per scrivere per l'infanzia, in Le cronache di Narnia, Mondadori, 2015). Sicuramente questo è, per l'autore inglese, come afferma nel saggio citato, quello che più gli appartiene. Chi ha letto Le cronache di Narnia può confermarlo.