lunedì 27 dicembre 2021

Doc a chi?! Vocazione e volontà di Dio

Tra i miei contatti social si parlava molto del libro Doc a chi?! ma, devo essere sincero, all’inizio ero un po’ prevenuto. Pensavo che fosse un libro palloso in cui l’autrice vuole invitare le altre donne a dedicarsi solo alla famiglia, in cui si esalta la donna come angelo del focolare e che questa sia l’unica via per la salvezza femminile. Non è così. Questa è stata la prima lezione (e forse la più importante) che Lisa Zuccarini mi ha impartito: non devo essere prevenuto (spesso lo dimentico).

Quando ho capito che questo libro narrava di vicende personali, ho cambiato registro. Ho iniziato a leggerlo con attenzione, rispetto e, come quando vengo invitato per la prima volta a casa di qualcuno, sono entrato nella vita di Lisa in punta di piedi rimanendone tremendamente colpito. Non potevo fare altrimenti. L’alternativa era leggere le pagine con superficialità ma non è il mio modo di entrare in contatto con la vita altrui. Sono stato così attento durante la lettura che ad un certo punto, come scrive Costanza Miriano nell’introduzione a questo testo, mi è venuta voglia di essere amico dell’autrice. Sembrava come se, molte volte, anche se parlava di esperienza al femminile, le cose scritte erano rivolte a me. Dalla sofferenza nel non avere figli alla gioia di capire che c’è un Dio che mi ama per quello che sono e che mi trova bello nonostante le mie imperfezioni, ogni singola parola mi diceva qualcosa. Non tutto però: lo smalto in macchina, per esempio, non lo metto.

1 commento:

  1. Non ho letto il libro e non lo leggerò.l e ora spiego il motivo: Metto in guarda i lettori sul fatto che sia l'autrice del libro che della introduzione bannano su fb le persone ( mamme cattoliche come nel mio caso) che osano mettere in dubbio certe loro affermazioni, ad esempio ql in cui screditano i capi e ql relative al lavoro delle mamme. Ecco qs è il loro stile. A voi ogni giudizio

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