venerdì 14 maggio 2021

Gli artigli della Vendetta. Lettura che rinfresca

Ammetto la mia difficoltà a leggere testi fantasy, sono troppo influenzato dalla mia passione letteraria che è Tolkien. Un linguaggio perfetto che è difficilmente riproducibile.
Tuttavia, ho accettato con piacere l’invito di Simona a dare una lettura al suo ultimo libro e lasciare un pensiero sul suo testo.
Come si può intendere dalle parole iniziali, non parlerò dello stile e dei personaggi ma vorrei soffermarmi su una mia emozione leggendo questo libro.
Brevemente, vi racconto, senza spoilerare, che la storia narra di un ragazzo, un adolescente che vive tutte le incertezze e i cambiamenti che riguardano la sua età. Questo ragazzo, Alessandro, è una persona molto semplice che cerca le attenzioni di persone che non lo guardano per la sua bontà e arrivano anche a piccoli atti di bullismo (sono prese in giro ma, io che ne ricevevo a bizzeffe, so riconoscere la cattiveria che si nasconde dietro di esse). Alla fine di una partita di rugby, uno strano gatto gli fa un regalo speciale: un libro che, mentre viene letto, lo trasporta in un mondo fantastico e lo fa diventare testimone di un’avventura fantastica.
Leggendo questo libro mi è venuta in mente una cosa: il perché ho iniziato a leggere come un ossesso. Lo facevo perché anche io ero come Alessandro e la lettura era un modo che trovavo (e trovo ancora oggi) per poter evadere, per cercare una risposta a quello che mi accadeva, per viaggiare con la mente e assumere conoscenze nuove. Ogni volta che venivo preso in giro (o bullizzato, scegliete voi il termine giusto) sapevo che potevo rifugiarmi in quel determinato libro che avevo a casa ed essere di volta in volta, per esempio, un guerriero, un detective o un lord inglese di fine Ottocento.
Per questo motivo consiglio, in particolare ai ragazzi, di leggere questo testo. Simona mi avvisò che questa sua opera era rivolta in particolare ad una fascia giovanile e ora capisco il motivo: perché si parla di crescita, di rapporti e di diversità con una delicatezza che solo una donna può avere.

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