lunedì 1 aprile 2019

Salvini e le Case Famiglia

Mi ero ripromesso di parlare poco del ministro Salvini e delle sue politiche che non condivido. Stavolta, però, mi sento chiamato in causa in prima persona perché oggi verrà presentata la richiesta per costituire una commissione d’inchiesta per le Case Famiglia italiane per beccare, a detta del vicepremier, “chi toglie alle famiglie, usa e trattiene i bambini solo per incassare i soldi”.
Questa cosa mi offende e non solo perché sono educatore di Casa Betania, una casa famiglia romana che da 26 anni opera sul territorio del XIV municipio. Conosco la serietà della casa famiglia dove lavoro, la mia onestà mi avrebbe già portato lontano se ci fossero state cose poco chiare, quindi non ho nulla da temere da questa eventuale commissione d’inchiesta. Tuttavia, questa presa di posizione mi fa arrabbiare perché, come è ormai prassi di Salvini, tende a creare un nemico e, dopo le ONG che operano nel Mediterraneo, ora tocca alle strutture di accoglienza dei minori e lo fa alimentando il malcontento che, concimato dall’ignoranza di chi non conosce la realtà delle case famiglia, fa di queste ultime un nemico che rallenta adozioni o rientri in famiglia di bambini che per vari motivi vengono allontanati dal nucleo familiare. Ricordo al ministro che i tempi di permanenza, dipendono dalla lunghezza dei progetti sui bambini e questi non vengono decisi dalle case famiglia ma da un giudice che si muove in base ai rapporti dei servizi sociali, tutori e curatori. È un lavoro di rete che, quando è fatto seriamente, porta solo benefici al bambino ospite nelle strutture. Forse ha ragione il premier Conte che lo ha invitato a studiare prima di esternare queste cose.
Paragonare le case famiglia a un qualsiasi truffatore è una mossa umanamente scorretta perché, anche se ci possono essere strutture (e purtroppo ne ho conosciute) che non hanno a cuore l’interesse dei minori, non si può insinuare il dubbio nella testa della gente facendo credere che sono tutte uguali, che tutte sono mosse da scopi lucrativi. È come dire che chi vota la Lega è un ladro perché questo partito ha fatto sparire 49 milioni di euro.

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