venerdì 29 marzo 2019

In Versi, il mio libro

Questa raccolta di poesie è il cammino di una vita, la mia vita. Un cammino che si muove nella mia spiritualità perché tutto quello che faccio e che vivo è frutto del mio essere cristiano. Anche quello che scrivo lo è.
Da 12 anni raccolgo quello che scrivo (poesia e prosa) in un blog (paroleinblog.blogspot.com) e tra questi testi ci sono tante poesie che mi raccontano. Negli ultimi anni, però, mi sono soffermato su poesie di senso religioso e qui tento di dargli un ordine. 
Questo libro è una metafora del mio essere cristiano che è racchiuso nella vita di Cristo. Il libro si apre e si chiude con la figura del Figlio di Dio. La prima parte è caratterizzata da poesie sul Natale e sulla Santa Famiglia. Mi soffermo su Maria e sul suo che ha salvato il mondo; su San Giuseppe al quale sono molto devoto e che è per me fonte di ispirazione con il suo essere un uomo giusto, un padre esemplare e un lavoratore onesto. Tuttavia, i due genitori di Gesù non sono solo un modello di fede, giustizia e amore ma sono anche fonte di ispirazione per una sana educazione. Una fonte, questa, che per me è importante  nel mio lavoro di educatore. La Santa Famiglia, inoltre, è un’ancora di salvezza quando attraverso momenti difficili in famiglia.
In questa prima parte della raccolta, insomma, mi soffermo sul mistero di amore di un Dio che si fa uomo per la nostra salvezza, la quale giunge a compimento nella passione, morte e resurrezione di Gesù che ho posto alla fine della raccolta. Le poesie sulla passione di Cristo descrivono spesso, attraverso la sofferenza di Gesù in croce, quelle che sono le mie croci quotidiane. Più che poesie sono delle preghiere che innalzo al Cielo per darmi la forza di affrontare le difficoltà che posso incontrare nel cammino della mia vita. Tuttavia, dopo la sofferenza c’è sempre la resurrezione. Come ci ricorda don Tonino Bello: la croce è solo una collocazione provvisoria. Scrivere poesie sulla Resurrezione, per me, è proprio il riconoscere questo mistero di salvezza nella mia vita.
In mezzo a questi questi eventi della vita di Gesù c’è la mia di vita; c’è tutto il mio essere uomo e cristiano. La mia umanità è raccontata prima con poesie che parlano della seduzione di Satana, del mio cadere nel peccato e del riconoscermi peccatore. Pongo l’accento sui vizi capitali e sul rapporto stretto che intercorre tra essi, talmente stretto che li ho descritti come una famiglia al cui capo c’è la superbia che la metaforizzo come la madre di tutti i peccati. Solo successivamente, dopo l’incontro con la misericordia e la carità, la mia umanità viene pervasa dalla salvezza e dalla fede (naturalmente, caduta e salvezza si alternano inesorabilmente). Ed ecco che, in questa parte del libro, mi soffermo sulle opere di misericordia (corporali e spirituali) e sui doni dello Spirito Santo senza i quali sarei un automa alla ricerca di non so che.
Tutto questo porta inesorabilmente alla pienezza del vivere una vita in Dio, dove la fede diventa matura, dove riesco a trovare il tempo giusto per la preghiera perché le opere, senza di questa, sono vane. Fare del bene può riuscire a tutti ma per farlo nel nome di Gesù serve una spinta maggiore. 
Fare della mia vita una missione di annuncio (la mia appartenenza, da laico, alla famiglia degli Oblati di Maria Immacolata viene fuori spesso) serve una consapevolezza che viene da Cristo. Questo è un altro punto importante toccato nelle mie poesie.
Ora la palla passa a chi legge queste pagine, a chi riuscirà ad immergersi nelle poesie e trovare una propria chiave di lettura. Questi scritti non sono mai stati del tutto miei. Li regalo ogni volta che pubblico qualcosa sul mio blog affinché possano essere d’aiuto a chi cerca una parola, un confronto o, semplicemente, a chi vuole avere la conferma che non cammina da solo (o da sola).
A questo punto non mi resta che augurarvi una buona lettura!


Nessun commento:

Posta un commento