domenica 3 marzo 2019

Il silenzio

Ho un grande difetto: parlo troppo. Mi raccontano che quando ero piccolo ho iniziato a parlare tardi ma di una cosa possiamo essere certi: non mi sono fermato più.
Tuttavia, mi rendo conto che il silenzio è importante perché è nel silenzio che riesco a schiarirmi le idee. Quando vivo un momento di difficoltà, infatti, è nel silenzio che la nebbia dei troppi pensieri si dirada portando la luce là dove non c’è (o dove faccio fatica a vederla). Con gli anni ho imparato a riconoscere i momenti in cui stare zitto oppure quelli dove una mia opinione non era necessaria; ho imparato che vivere nella confusione, nei rumori cittadini non è salutare per la mia mente (oltre che per il corpo).
È Dio che indica la strada del silenzio. Gesù, per esempio, insegna che appartarsi in luoghi isolati è sempre una cosa buona: quando si prega, quando si lotta contro un dolore oppure quando bisogna prepararsi ad una novità. Gesù ci insegna che ogni tanto bisogna ritirarsi, appartarsi perché è quasi un bisogno fisiologico (oltre che spirituale) farlo. Il silenzio guarisce, infatti, le malattie dell’anima.
Purtroppo è il diavolo che vuole farmi vivere in un eterno vociferare; vuole riempirmi la testa di parole spesso inutili e che non portano al vero bene che Dio ha pensato per me; mi stordisce, confondendomi, per farmi perdere la bussola della Volontà divina.



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