e caro è il tuo viso.
Tu piangi e t’abbraccio
cercando un sorriso.
Ti tengo la mano
in veglia e in sonno.
Ma non andar lontano
rischiando l’affanno.
Io seguo i tuoi passi
veloci o un po’ lenti
su strada di sassi
che fan stringere i denti.
Ti aspetto sull’uscio
orante e sperante
che questo tuo guscio
possa esser generante.
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