giovedì 28 maggio 2020

Il premio celeste

Tutto quello che facciamo per Dio nel nome di Gesù ci darà un premio in questa vita? Non so rispondere a questa domanda. Conosco, infatti, tante persone sante che non sembrano essere premiate da Dio per quello che fanno o per come portano le loro croci.
Tuttavia, c’è una donna, Maria, che ci mostra quale sarà il nostro premio finale. Il Signore Gesù, infatti, volle che Sua madre fosse accolta in spirito e in corpo nella gloria del Paradiso. Questo evento straordinario ci dice tanto perché è anticipazione di ciò che sarà quando risorgeremo a nuova vita. Maria è la nostra precorritrice, è una nostra sorella che ci indica qual è la strada da percorrere in vita per arrivare al Suo amato figlio. Maria per sua virtù ci apre la strada anche dell’eternità. Gesù, tramite la Madre, mostra a tutti noi qual è il premio finale per il quale vale la pena stare alla sua sequela: la resurrezione.
Purtroppo, noi non siamo più abituati a pensare a lungo termine ed è per questo che, probabilmente, facciamo fatica a non accettare che essere testimoni del Vangelo non possa essere sempre gratificante. La nostra natura umana ci impedisce di guardare in avanti, di portare il nostro sguardo sulla vita eterna. 
Prendiamo esempio da Maria, quindi, che non ha preteso un posto d’onore per essere stata la madre di Dio ma che Le è stata concessa la più grande delle grazie: pregustare l’eternità insieme a Suo figlio.

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