venerdì 8 maggio 2020

Ciò che è essenziale

Ogni anno, Gesù e i suoi genitori andavano a Gerusalemme per la festa della Pasqua. Quando aveva dodici anni, però, successe una cosa che fece preoccupare Giuseppe e Maria. Sulla strada del ritorno a Nazareth si resero conto che il figlio non era con loro e iniziarono a cercarlo tra parenti e amici. Tornarono a Gerusalemme. Dopo tre giorni di ricerca, trovarono Gesù che ascoltava e interrogava i maestri del tempio e ai genitori preoccupati disse: “non sapevate che devo occuparmi delle cose del Padre mio?”.
Quante volte anche noi perdiamo l’essenziale, ci smarriamo tra le cose del mondo (anche futili) e perdiamo la nostra bussola. La cerchiamo da per tutto e in tutto. Dimentichiamo che ciò che serve sono le cose del Padre. Ci affanniamo per tutto ma per quello che riguarda Dio non troviamo mai tempo. Vogliamo essere annunciatori del Vangelo ma releghiamo la missione solo alle opere di bene, come se fossimo una ONG. Sono cose importanti ma non bastano: opere e parole devono andare di pari passo, separarle snaturerebbe il nostro essere cristiani.
Preghiamo che Dio possa darci gli strumenti giusti per riconoscerlo nelle cose che danno la vita vera, in ciò che è essenziale per la nostra vita.

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