lunedì 18 maggio 2020

Compagnia sperata

Credo che noi, spesso, siamo come gli apostoli nel Getsemani: lasciamo Gesù da solo. Egli, infatti, nell’ora più buia, nell’ora della prova, viene lasciato da solo. Eppure aveva chiesto loro di vegliare in preghiera insieme a lui; aveva chiesto loro un po’ di sostegno nel momento più delicato della sua vita terrena. Tuttavia, gli apostoli si addormentano e non si riprendono nemmeno dopo i richiami di Gesù. 
Quante volte lasciamo anche noi Gesù da solo? Basta guardarci intorno e vedere cosa abbiamo fatto durante la giornata: potremmo renderci conto, per esempio, di non averlo riconosciuto nei bisogni dei nostri fratelli. Una volta un bambino della casa famiglia dove lavoro mi fece una domanda spiazzante. “Come si può fare a stare sempre con Gesù?” 
Gli risposi con un esempio: “Oggi mi fa male la schiena e tu mi stai dando una mano a rifare questo letto. Questo è un modo concreto di stare con Gesù.” 
“Quindi lo fai anche tu quando mi dai una mano con i compiti?”
“Spero di si.”
Che questa speranza possa accompagnare sempre la nostra vita. Solo in questo modo possiamo essere veri testimoni della fede.

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