venerdì 31 marzo 2023

Ode a San Giuseppe

Umile, metti in disparte l’essere

per esaltare sempre Madre e Figlio

senza nulla del cuor di padre perdere.


Santo, bello ancor più del bianco giglio

che forte stringi in laboriose mani

e a che veder, gli occhi meraviglio.


Chiamato a una vita che cambia i piani

di chi non può essere mai avaro

e vuol cambiare con amor il suo domani.


Giusto, dall’animo lucente e chiaro

afferrasti forte il tuo bel destino

e per tua santa famiglia fosti faro.


Contemplativo, a te piano m’inchino

pensando alla mia frenetica vita

che spegne amore come un lumino.

Del discernimento tu sei Sua pepita

che luccica e colora con la gioia

l’anima mia che di buio è vestita.


Creativo, non ti prende brutta noia

lo mostrasti quando con puro amore

in castello trasformasti mangiatoia.


Povero, vesti di gloria e onore

e decorosamente lavori prono

con tanto giubilo e dolce dolore.


Mansueto in ogni tuo gesto buono

delicato con le belle mani dure

che dolci carezze in bel viso sono.


Sognatore, vedesti in notti scure

da angelo alato che ti raggiunge

e sana abilmente gentil fratture.


Fiducioso del Dio Padre che ti unge

di amorevole responsabilità

che nulla toglie ma amore aggiunge.


Profugo, cambiasti bei luoghi e città

per salvare e proteggere l’Amore

con rispetto, fede e gentil dignità.


Libero da disegno calcolatore

che in divina volontà mai non trova

salvezza, giustizia e pia moralità.


Padre tenero in buia brutta prova,

quando la vita è dura e pesante

dove nessun tesoro l’alma tua giova.


Silenzioso, tu non eri mai barcollante

quando non parlasti ma bene facesti

e ti mostrasti al mondo già brillante.


Casto, di pur dolcezza e gioia vesti,

niente tenesti per sol tuo egoismo

ma donasti per aver premi celesti.

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