martedì 4 aprile 2023

I paradossi che ci accompagnano

Come non condividere ogni parola della riflessione odierna di @openfamiglia (pagina social gestita dalla famiglia De Palo). La riflessione la trovi a questo link. Vi invito a leggerlo perché così capirete quello che sto scrivendo. Nel lungo post si parla di un controsenso moderno che ha a che fare la pratica dell’utero in affitto (o gestazione per altri se vogliamo usare un termine politicamente corretto). Voglio entrare nel dialogo e aggiungo che, purtroppo, viviamo nella società dei paradossi e questo non è l’unico. Prendiamo la difesa della vita. Come si fa a difendere la vita dal concepimento alla morte naturale e poi a condannare migranti morire in mare? Come si può essere difensori della vita di disperati che fuggono da atroci realtà e a condividere un pensiero che non promuove la vita nei termini scritti prima? Anche questi sono paradossi degni di quelli descritti nel post di Anna Chiara.

Mi sento di aggiungere un’altra cosa: non stiamo generando solo generazioni schizofreniche ma anche egoiste. È egoismo quello che ci spinge a qualsiasi cosa pur di ottenere il “diritto” di avere figli. Io e mia moglie non abbiamo avuto figli e, per vari motivi, non possiamo nemmeno adottare. Questo dell’utero in affitto è, ormai, questione di conversazione a casa nostra perché, nonostante la ferita che abbiamo, ci chiediamo come si possa arrivare a considerare il corpo di una donna (seppur consenziente) come una fabbrica di figli. Una risposta ce la siamo dati e trova nell’egoismo la sua ragione di essere. È per egoismo che pretendo un figlio nello stesso modo in cui pretendo l’auto o la casa dei sogni.

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