venerdì 3 marzo 2023

Insieme per Dio

Quando Mariella, in arte Alumera, mi ha contattato per chiedermi se volessi dare un contributo per un libretto sulla Via Crucis che stava preparando, non ho esitato un attimo e ho accettato. In questo periodo sono oberato di cose ma commentare con non più di 1000 battute una stazione non sarebbe stato un problema. Oggi questo libretto ha visto la luce e non posso che essere grato ad Alumera e, soprattutto, a Dio per avermi dato la possibilità di contribuirvi.

È stata una fortuna immensa per me lavorare per questo progetto e lo è stato per tre motivi. Il primo è che ho avuto la fortuna di riflettere sulle ultime ore di Gesù, in particolare sulla sua crocifissione. Chi ha letto le mie poesie sa che questo è un tema che a me sta molto a cuore. Meditare su quegli attimi di sofferenza è sempre fruttificante per me (i misteri del Rosario preferiti sono quelli dolorosi) perché è in Cristo in croce che trovo la salvezza e il conforto nelle difficoltà. La Croce mi ricorda che senza di essa non c’è resurrezione.

Il secondo motivo è che mi sono sentito un Avenger. Il libretto è a più voci e tra queste ci sono nomi conosciuti nel panorama cattolico italiano. Quattordici persone (quindici se si conta l’introduzione di Paolo Curtaz) che hanno cantato insieme una bella canzone. Quattordici realtà molto attive sui social che possono far riflettere anche sull’importanza del digitale come luogo di missione. Alumera, la nostra “Nick Fury”, ci ha messo insieme facendoci partecipare come squadra ad una battaglia più grossa. Come gli Avengers, abbiamo avuto la possibilità di condividere i nostri “superpoteri”. Certo, io ero un po’ Ant-man, quello più sfigato, l’ultimo arrivato. Ma anche quello serve, spero.

Il terzo motivo, legato a quello precedente, è quello di aver fatto una esperienza di Chiesa. “Vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti” (1Cor 12,4-6). Ognuno proveniente da parti diverse della Chiesa ma insieme per lo stesso scopo: portare gli altri a Dio. È proprio questo che ho avuto il piacere di capire e vivere. Ancora più bello è stato fare un’esperienza di una Chiesa laica. Quando dissi ad una mia collega che avevo preparato un commento alla stazione della Via Crucis, lei mi disse “ma ste cose non le fanno i preti?”. Queste cose le fanno anche i laici. Ad alcuni riesce bene, ad altri meno bene ma non cambia il succo: siamo battezzati e in quanto tali siamo missionari. Non abbiamo solo il diritto di portare Cristo agli altri ma ne abbiamo anche l’obbligo. Se non testimoniamo noi un mondo migliore e fraterno, chi lo farà?



Se volete scaricare GRATUITAMENTE il libretto con la Via Crucis, potete andare al link https://alumera.it/wp-content/uploads/2023/03/viacrucis_web.pdf

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