Quell’amore che non riesco a trattenere è un libro bellissimo che ho letto tutto d’un fiato (mi sono alzato dal divano una sola volta per bere). Un testo, questo di Alumera, che dalle prime pagine in cui racconta della nonna (pagine che mi hanno emozionato tanto) è un vero e proprio inno all’amore, dove a tratti sembra di leggere delle vere e proprie poesie che rendono la scrittura ancora più emozionante rendendo il racconto romantico.
Il libro parla delle coincidenze impossibili che hanno portato Alumera a sentirsi influencer di luce e si conclude con un invito affinché tutti possano esserlo. Personalmente, questo testo, l’ho letto in un periodo in cui mi sto interrogando su come essere testimone del Vangelo anche sui social, su come fare per donare, anche digitalmente, un’immagine reale di me stesso e non patinata. Ed è in questo tempo di riflessione che ho iniziato con le foto LEGO-cristiane, che ho trovato un modo mio (oltre alle poesie) per poter gridare al mondo che Dio ci ama.
Alumera, nel libro, da consigli per poter essere discepoli 2.0 (non ve li scrivo perché mi auguro che dalla curiosità possiate comprare il libro) ricordandomi che la vita digitale è reale e, anche in questo ambiente, siamo chiamati ad essere annunciatori del Vangelo ognuno con il proprio talento perché l’amore che Dio ci dona è talmente prezioso che non possiamo tenerlo per noi. Non possiamo essere egoisti perché l’amore del Padre è proprio quell’amore che non riusciamo a trattenere. Pur volendo non potremmo nemmeno farlo.
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