L’altro giorno ho deciso di fare un esperimento: ho condiviso sul mio profilo Facebook una foto modificata dei genitori di Marty McFly, celebre protagonista (interpretato da Micheal J. Fox) della saga di Ritorno al Futuro. Gli attori nella foto sono Lea Thompson e Crispin Glover.
Questa foto gira da anni in rete con varie didascalie. Puntualmente, chi la condivide scrive di averla trovata e che vorrebbe consegnarla al proprietario che l’ha persa. In allegato trovate lo screenshot del post.
Mi son detto di mettere alla prova chi segue il mio profilo privato e il risultato è stato spiazzante, basti guardare i numeri dei commenti e delle condivisione del post.
Questo gioco ha sortito in me due riflessioni. La prima è sul numero delle condivisioni. Molte di queste sono state fatte da buontemponi come me che volevano solo giocare un po’ trovando il post divertente. Tuttavia, più di 2000 condivisioni mi sembrano un po’ tante e preoccupanti perché credo che la maggior parte di queste sono state fatte senza preoccuparsi tanto di verificare se il fatto fosse vero oppure no; senza verificare se la mia richiesta di aiuto fosse vera. Non lo era e, come non era vero il mio post, ce ne sono a centinaia che non raccontano il vero e che, puntualmente, trovano spazio nella rete e soprattutto sui social. Sono sicuro che questo errore è spesso fatto in buona fede, spesso ci fidiamo, come nel mio caso, di chi condivide un contenuto. Non solo, il post è stato condiviso tante volte nonostante nei commenti c’era chi aveva svelato chi fossero i personaggi della foto. Errore grossolano! Bisogna verificare sempre. Questo era un gioco ma spesso condividiamo, con queste modalità, tante notizie false.
La seconda riflessione parte dai commenti che il post ha ricevuto. A parte coloro che hanno subito riconosciuto i personaggi e stavano per rovinare il gioco (ma come ho scritto, ciò non è avvenuto), i commenti sono stati di varia natura. Alcuni stavano al gioco facendo battute divertenti; alcuni manifestavano una reale intenzione di aiutarmi. I commenti che più mi hanno colpito, però, sono quelli offensivi nei miei riguardi. Non che mi tange essere offeso da persone che non conosco (il post era stato appositamente reso pubblico), mi preoccupavano quelli che mi invitavano a cancellare il post (alla fine l’ho fatto perché mi ero stufato di ricevere notifiche) e quelli che mi dicevano di non pubblicare queste cose. Ma il profilo è mio e me lo gestisco io e, se quello che pubblico non è offensivo verso qualcuno mi sento liberissimo di scrivere
Morale della storia: verificate sempre i contenuti. In questo modo eviterete due cose: di fare la figura dei creduloni e di condividere solo cose false.
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