Alla prima presentazione romana del libro Il cielo è sempre più rock, gli autori, Andrea Montesano e don Peppe Logruosso, si sono chiesti se la lettura di questo libro fosse più adatto agli adolescenti o agli educatori. Io credo che siano i secondi a trarne più beneficio. Questo testo, infatti, senza demonizzare forme musicali moderne, prende per mano il lettore per farlo entrare nell’universo musicale degli adolescenti.
Lo fa sotto due aspetti che, come anelli, formano una catena inscindibile: quello psicologico e quello pastorale. Tuttavia, credo che, nonostante il testo tocchi tematiche inerenti alla religione cattolica, possa offrire strumenti anche ad educatori “laici”. L’ascolto degli adolescenti, infatti, tocca tutti. Accompagnarli, capire quello che hanno dentro ci deve spingere a cercare un rapporto autentico e condivisibile.
Mi piace che i due autori, partendo dalla musica e dai risvolti che questa può avere negli adolescenti, indichi nell’accettazione e nell’ascolto i pilastri per entrare nel loro mondo. Non basta volerlo, bisogna anche muoversi per ottenere fiducia. Lo possiamo fare, per esempio (senza scandalizzare e scandalizzarci), ascoltando la musica che riempie la vita dei nostri ragazzi. Mi viene in mente che, quando lavoravo a Napoli, alcune sere le passavo ad ascoltare la musica neomelodica, genere che a me non piace per stili e contenuti ma che mi era utile per trovare una chiave d’ingresso nella vita dei ragazzi.
Tutto questo non è facile, lo so. Tuttavia, dobbiamo sforzarci e la lettura di questo libro può dare degli strumenti per poterlo fare.
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