mercoledì 1 febbraio 2023

Il seme della gentilezza

L’altro giorno ho visto una ragazza che sulla sua borsa aveva una scritta fantastica: “Gentile Giornata”. È da due giorni che ci penso e lo faccio perché abbiamo bisogno di gentilezza. Ho come la sensazione, infatti, che ci sia un imbruttimento delle relazioni, anche di quelle fugaci. Abbiamo bisogno di relazioni gentili che permettano alle persone di tenersi per mano.

Credo che la gentilezza sia un aspetto importante del vivere civile, senza di questa vivremmo su un perenne piede di guerra. Quel buongiorno detto la mattina al vicino che si incontra per le scale può far svoltare la giornata non solo di chi lo riceve ma anche di chi lo augura. Chiedere scusa quando si è distratti alla guida, rischiando di far (e farsi) male, è segno di civiltà e di amore verso il prossimo. Fateci caso: quante persone chiedono scusa se inavvertitamente vi tagliano la strada? Poche.

La gentilezza dovrebbe accompagnare ogni attimo della nostra giornata ma non si può essere gentili solo con gli estranei. Chiedere le cose con un per favore o ringraziare per i gesti grandi e piccoli dispensati da chi ci vuole bene e condivide con noi la quotidianità, sono seme di concordia. Quante volte diamo le cose per scontato ma non possiamo dare per scontato l’amore. Perché, se vogliamo che l’amore cresca come un albero rigoglioso, dobbiamo piantare il seme della gentilezza nel nostro cuore.

Nessun commento:

Posta un commento