venerdì 14 ottobre 2022

Una lettera dal “passato”

Carissimi,

Voi continuate a tirarmi in ballo. Sono morto da tanti secoli ma ancora usate il mio nome per descrivere il vostro degrado culturale e civile. Se solo aveste studiato sapreste che state sbagliando e anche di brutto.

Durante la mia vita ho visto nascere i fondamenti scientifici che avrebbero portato grandi scienziati a formulare le proprie teorie, tra questi anche Galileo Galilei. Ho visto grandi filosofi riscoprire Aristotele e divulgarlo al mondo. Le mie scoperte nel campo della tecnologia hanno cambiato le vite di tutti: dal mulino a vento verticale ai primi altiforni; dall’invenzione degli occhiali all’orologio meccanico. Ho cambiato la vita di tanti marinai con l’invenzione del timone girevole e la bussola. Ancora mi ringraziano quei marinai che riuscirono ad orientarsi anche quando il cielo era oscurato dalle nuvole. Per non parlare, poi, delle innovazioni nel campo dell’agricoltura (come l’aratro pesante) che hanno permesso sempre a più persone di mangiare.

Se riuscite a fare di conto è grazie ai numeri arabi che furono introdotti poco prima dell’anno Mille e se avete Università dove potete esercitare il vostro pensiero è proprio grazie a me. Se potete leggere i vostri bei libri è grazie a me che ho inventato carta e stampa con caratteri mobili. E la pittura ad olio grazie alla quale ho riempito i vostri musei e le vostre chiese? Ne vogliamo parlare?

Certo, in campo medico ho faticato a staccarmi dalla tradizione di chi mi ha preceduto ma nessuno è perfetto. Anche l’organizzazione politica non era paragonabile alla vostra ma era il meglio che potevo offrire (fra qualche secolo riparliamo della vostra).

Potrei continuare con tante altre scoperte o smentire alcune delle vostre opinioni su di me, tipo che la tortura non era così diffusa come credete e che le donne godevano di molti privilegi (per favore, smettetela con sto jus primae nocti, nei testi che mi raccontano non è mai presente). Per questo motivo mi fermo qui e vi lancio un invito: non citatemi nei vostri momenti bui perché facendolo manifestate solo ignoranza e il fatto che di buio ci sono solo i vostri occhi foderati di prosciutto.

Con affetto e poca stima,

il Medioevo.

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