sabato 14 novembre 2020

Attimo presente pandemico

La pandemia e l’attimo presente, un pensiero fisso in questi giorni in cui le nostre vite, purtroppo, sono legate a dei colori: giallo, arancione e rosso. Alle nostre incertezze legate al momento storico che stiamo vivendo, si aggiunge la spada di Damocle rappresentata dalla paura di passare da una tinta all’altra, con l’incertezza di sapere quando accade. Una sera ti addormenti che la tua regione è gialla e la mattina dopo ti ritrovi con un colore più scuro che influenza (fino a quando non si sa) la tua vita. Certo, ci dicono che i parametri sono scientifici e questo non lo metto in dubbio. 

La cosa che critico è la modalità della comunicazione. Sapere in quale giorno della settimana potrebbe esserci il decreto del ministro della Salute che indica le regioni a cambiare colore, agevolerebbe chi, come me, per esempio, vive questo periodo con una certa ansia (non sono l’unico a quanto pare).

Tuttavia, c’è del positivo, per me, in tutta questa situazione. Sento ancora più forte il richiamo a vivere l’attimo presente, di non aggrapparmi alle mie ansie (almeno ci provo). Tra preoccuparmi di un futuro incerto e aggrapparmi ad un passato più roseo, sento forte l’invito a cogliere le cose che Dio vuole donarmi nel “qui ed ora” e ringraziarLo per ciò che in questo anno funesto non mi manca: un lavoro, la salute e l’amore di chi mi è accanto.

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