martedì 22 gennaio 2019

Caro ministro Salvini


Caro ministro Salvini,
chi le scrive non è un uomo di sinistra, non è un uomo che cede a facili campanilismi politici. Chi la scrive non è un uomo che la odia e che vorrebbe vederla morto. Anzi, chi mette il discorso su questi livelli è da condannare (e denunciare). Non sono un amante dei centri sociali (di destra o sinistra che siano) e non appartengo ad alcuna ONG (organizzazioni che ultimamente le stanno tanto a cuore).
Le scrivo perché sono preoccupato per il clima di odio che si sta creando in Italia e che come un fuoco sta incendiando lentamente la nostra nazione. Purtroppo, una parte politica di questo paese, la sua, lo alimenta anziché spegnerlo.
Caro ministro, una cosa che sta mancando a questo paese, glielo dico con franchezza, è l’umanità. Purtroppo, chi cerca di esserlo viene etichettato in maniera negativa da lei e dai suoi seguaci.
Non è vero? Devo mostrarle gli screenshot di alcuni profili che adorano il suo operato e che magari viene a baciarle la mano ai comizi? Devo mostrarle i post di chi si augura la morte per annegamento a poveracci che disperati preferiscono un gommone anziché soffrire nelle loro terre? Quando nei suoi “bagni di folla” descrive questa gente come “brave persone” automaticamente il resto diventa “cattivo”. Chi non è con lei diviene nemico della Patria (concetto, quest’ultimo, che fino a qualche anno fa lei non credeva nemmeno). Pensi che io, che politicamente sento di appartenere alla tradizione popolare di matrice sturziana, grazie alle sue parole potrei essere definito “pidiota” (ma poi nel PD sono veramente tutti idioti?), sinistroide, radical chic. Proprio io che quando il PD ha promosso leggi che distruggevano l’apparato naturale della famiglia mi ha visto contro. Divento di sinistra e cattivo, un falso patriota, solo perché non condivido le sue politiche su sicurezza e migrazione. 
Caro ministro, lei, per questi motivi, mi definirebbe nemico. Secondo i suoi parametri, quindi, io non sarei “brava gente”. Proprio io che lavoro onestamente, che pago le tasse e non frego soldi allo Stato. Non sono un cittadino perfetto: qualche multa l’ho beccata anche io. Tuttavia, so di essere una persona onesta (non come intendono i suoi alleati di governo).
Caro ministro, so che non leggerà mai questa lettera e nemmeno pretendo che lei lo faccia. Se lo facesse vorrei farle sapere che io prego per lei, affinché il Signore illumini il suo operato e il suo strumentale “prima gli italiani” possa diventare “prima gli esseri umani” (magari i gattini abbandonati li facciamo venire leggermente dopo).


2 commenti:

  1. Povera Italia finita nelle mani di chi semina odio e chi si arroga il diritto di essere il paladino Dell onesta. Che tristezza

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