
È per questo che trovo bello e interessante (almeno lo è per me) giocare con mia moglie. Immagino i sorrisetti maliziosi di chi legge questa affermazione. Tuttavia, la malizia è nell'occhio di chi legge e non nella penna di chi scrive (almeno in questo caso). Mi piace giocare con Angelica perché è nello stare insieme nel gioco, nello scherzo o nell'andare a mangiare una pizza (nella mia categoria "gioco" c'è un'insalata di attività) trovo un metodo per saldare il nostro rapporto: se non stiamo insieme nel gioco come possiamo affrontare insieme i momenti di difficoltà che si presentano nella nostra vita matrimoniale?
Qualcuno potrebbe storcere il naso di fronte all'importanza che do al gioco ma, sinceramente, non m'interessa. Credo che prendersi troppo sul serio (o essere tale in qualsiasi evento della mia vita) sia leggermente antievangelico (lo so, devo fare sempre il bigotto). Credo, infatti, che sarebbe stato palloso per gli apostoli seguire un maestro che non scherzava mai (non dimentichiamo che il primo miracolo Gesù lo ha compiuto ad una festa di nozze).
Gioco e vita reale, quindi, possono sembrare agli antipodi soprattutto per noi adulti ma non è così ed è per questo che come buon proposito per il nuovo anno metto il riscoprire l'importanza del gioco per stare meglio con gli altri e per affrontare al meglio ogni momento della vita.
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