venerdì 25 febbraio 2022

Cazzo te frega

Stamattina, davanti al cassonetto della carta era parcheggiata una vecchia Punto bianca. Avevo tanta carta da buttare e ho gentilmente chiesto a chi era dentro la macchina di farsi un po’ più avanti.
“Scusa, sei davanti al cassonetto che mi serve.”“Buttalo in quello…” mi dice indicandomi il cassonetto dell’’indifferenziata.
“Ma io ho la carta.”
“Cazzo te frega…”
“Me frega, me frega.”
Ho vinto io ovviamente. Ma quella frase, quel “cazzo te frega” me lo sto portando dentro da stamattina. Mi risuona nell’orecchio come un tamburo assordante perché tale è il menefreghismo delle persone.Badate bene che il “cazzo te frega” non è prerogativa degli incivili, può colpire tutti quando meno ce lo aspettiamo. È alla base dell’indifferenza, di tutto ciò che ferma l’evolversi della civile convivenza. È stato il mantra delle generazioni del passato, di coloro che ci hanno lasciato in eredità questo mondo malato. Tuttavia, noi possiamo guarirlo. Tutto sta in una virgola: passare dal “cazzo me frega” al “cazzo, me frega”.

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