giovedì 1 aprile 2021

Social o asociali?

“Giovanni sei famoso!” mi dice un minore della casa famiglia. Non capendo il senso dell’affermazione rispondo che non so a cosa si riferisca. Il giovane adolescente mi dice che sul mio profilo Instagram (noto social network) ho tanti followers e per questo sono famoso. Concludo la conversazione dicendogli che non mi sento importante e che quello dei followers per me è solo un numero.


Ma è davvero così importante per un ragazzo avere tutti questi contatti sui social network? Il tempo trascorso su internet dagli adolescenti (ma questo potrebbe valere per tutti) è aumentato negli ultimi anni e la maggior parte di esso è caratterizzato dall’utilizzo dei social network. Perché si utilizzano così tanto queste piattaforme? 


Secondo Boyd ed Ellison, due studiosi delle comunicazioni, ciò avviene per tre motivi fondamentali: la presenza di uno spazio virtuale in cui un utente può costruire un profilo personale accessibile alla rete; la possibilità di creare una lista di utenti con i quali si può entrare in contatto; la possibilità di controllare la propria rete di contatti e quella degli altri. In una società in cui vogliamo tenere tutto sotto controllo, viene da se che i nostri giovani, che crescono in questo ambiente, trovano nei social network uno spazio di crescita in cui possono costruirsi a proprio piacimento la propria identità, mostrare all’esterno quello che più gli aggrada; un’identità lontana da quella che magari gli sta stretta o che inizia a non sentirsi sua a causa del cambiamento, tipico della fase della vita che percorre, che subisce il suo stile di vita o il suo corpo.


Tuttavia, in questo spazio virtuale, quello che più spinge gli adolescenti ad usare i social network è l’illusione di fare facili amicizie. Perché se da una parte i genitori possono avere la sicurezza che i propri figli sono fuori dai pericoli presenti fuori le mura domestiche, dall’altro lato i social sono delle vere e proprie piazze virtuali perché tramite gli strumenti di connessione, i nostri giovani sono sempre in contatto con i propri amici (anche finti amici) e con quello che accade nel mondo. L’utilizzo dei social, infatti, non protegge per nulla i nostri adolescenti dalle dinamiche del mondo. Gli amici, quindi, si incontrano in queste piazze virtuali preferendole a quelle reali. Ma è sempre così? Naturalmente no. Queste piazze virtuali spesso sono il punto di partenza per portare i giovani fuori casa. 

Il compito di noi adulti è complesso. Dobbiamo mostrare per primi di poter gestire nel modo corretto l’uso dei social network, dobbiamo imparare a non esserne dipendenti. Inoltre, dobbiamo entrare in punta di piedi nell’intimità dei ragazzi, renderci conto che i social sono una parte importante del loro mondo nel quale cercano di trovare una loro dimensione.


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