venerdì 12 gennaio 2018

Dichiarazione d'amore

"Il Calvario è una dichiarazione d'amore", questa frase è stata pronunciata da Terence Hill nella puntata di ieri di Don Matteo, l'ormai famoso prete investigatore della televisione italiana. Non ne sono un fan ma, siccome mia moglie impazzisce per questa serie televisiva (arrivata all'undicesima stagione), ogni tanto mi capita di vederne dei pezzi o, se sono in vena, un'intera puntata. 
Ieri il fato ha voluto che lavorassi fino a tardi, quindi sono arrivato a casa che la puntata stava terminando. Sono arrivato in tempo per ascoltare le parole che ho scritto all'inizio di questo post e ne sono rimasto colpito a tal punto che è da ieri sera che ci penso perché è proprio vero: la strada del Calvario è una dichiarazione d'amore di Gesù per me (e per tutti perché nessuno ne è escluso).
Il Calvario, infatti, è il modo concreto che Cristo ha usato per dirmi che mi ama. Ogni goccia del suo prezioso sangue è un "ti amo" che arriva dritto al mio cuore, che lo squarcia e lo riempie di dolci parole di innamorato quale è Lui di me. La sua corona di spine è un fantastico mazzo di fiori che mi viene donato quando mi sento solo, quando mi sento lontano da Lui che, invece, è sempre lì che mi aspetta. I chiodi nelle sue mani e nei suoi piedi sono regali che nulla hanno da invidiare a preziosi gioielli, sono doni che l'Innamorato dona a me che sono il suo amato. Con la sua nudità mi ricorda che mi ama a tal punto che non ha segreti per me; che ogni sua ferita sono dolci carezze d'amore per me. Con la sua croce, simbolo di morte, mi dice di sperare perché quel giaciglio è solo una collocazione temporanea; che mi ama a tal punto che mi ha pensato (se lo voglio) per un'eternità da passare insieme.

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