ogni volta che t’incontro.
Avvolto in leggerezza
che non lascia spazio.
Lodi che rimbombano
in cellule che resistono e,
debolmente, amano,
cercano, sperano.
Interamente lascio spazio
a carità fraterna.
Tendo la mia mano
stanca e affaticata.
Essendo tuo
non m’appartengo
silenzioso vago
in questi sentieri
tendendo il mio sguardo
verso la fine del sentiero,
ancorato alle mie certezze
e alle mie insicurezze.
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