Lo
so, sono sicuro che quello che sto per scrivere non piaccia a tutti
ma pazienza. Un mio amico che si chiama Francesco e che vive al
Vaticano ha detto che non si deve essere sempre simpatici.
Ci
sono alcune cose che devo dire e devo farlo ora perché, altrimenti,
un giorno potrebbe essere troppo tardi. Non sto morendo, non
preoccupatevi. Ora vi spiego con calma cosa mi sta accedendo.
Chi
mi conosce bene (ma secondo me basta pure un minuto di conoscenza per
capirlo) sa che non sono un tipo offensivo e neppure violento. Non
farei del male nemmeno ad una mosca (solo a qualche zanzara ma solo
per questioni di sopravvivenza). Chi mi conosce sa che riesco ad
essere rispettoso degli altri perché il mio cammino cristiano mi ha
insegnato ad amare tutti... ma tutti tutti! Questo, naturalmente, non
significa che debba accondiscendere a tutto. Le mie posizioni sono
importanti e i miei valori li difenderò anche se dovessi rischiare
la galera.
Non sto esagerando sto parlando proprio di galera perché
se dovesse passare il decreto legge sull'omofobia dell'onorevole
Scalfarotto questo potrebbe accadere.
Mi
spiego meglio. Io sono contrario a ogni forma di violenza soprattutto
se queste vengono attuate contro soggetti deboli. Quindi resto
inorridito se qualcuno denigra o arriva a violenza fisica
verso i miei amici gay (ne ho alcuni con i quali ho un ottimo
rapporto). Questo, però, non toglie che sulla questione del
matrimonio e dell'adozione resto fermo nella mia convinzione e, cioè,
che il matrimonio è tra uomo e donna che si uniscono e fanno figli.
Ora se dovesse passare questo decreto chi manifesta opinioni
discriminanti verso i gay può rischiare tra gli uno e i sei mesi di
galera quindi, se esprimendo liberamente la mia opinione, cioè che
una coppia omosessuale non può adottare un figlio, sto "incitando
alla discriminazione" e quindi potrei essere punibile con la reclusione.
Non solo. Se dovessi affermare che la famiglia si basa sul rapporto
inscindibile di uomo e donna starei incitando all'odio e alla
discriminazione. Quindi, per citare mio padre (perdonatemi il
dialetto ma la frase la riporto per quella che era), "si dice ca
duje uommene e ddoje femmene nun ponno fa 'e figli può essere
arrestato per discriminazione verso i gay? Allora pure la natura
discrimina i gay?". Ecco il mio non è razzismo ma logica che si
basa su legge della natura. Tuttavia, per queste opinioni, potrei
essere arrestato. Allora, visto che tra qualche settimana, se dovesse passare il decreto, non potrò dire queste cose sappiate che la penso così.
P.S. preparate le arance da portarmi perché non credo che starò zitto.
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