mercoledì 31 luglio 2013

Postumi da GMG vissuta da lontano


In questi giorni ho seguito con interesse ed un po’ di “saudade” la GMG di Rio ripensando a quella di ben 8 anni fa a Colonia, alla quale partecipai con grande entusiasmo, nonostante la recente morte di Giovanni Paolo II.
Devo dire la verità: questo Papa è un Dono enorme! Parla diretto al cuore delle persone e sta riuscendo a smuovere tante anime che sentono il bisogno di essere capite.

Però, rischiando di essere impopolare, sento di dire che il cristiano che segue Gesù, non si fa influenzare dalla simpatia o dal carisma di una persona... seppur conti moltissimo! Il cristiano ha la Fede, intesa letteralmente come “Fiducia in Gesù” e quindi in tutte le persone che ci mette accanto, vicine e lontane... e quindi anche nel Papa, il nostro “Pietro”.


Benedetto XVI non è stato un Papa “simpatico a pelle”... ma a me ha insegnato a crescere nella Fede, scavalcando proprio la sua apparente “durezza da tedesco” e scoprendo, nelle due volte in cui l’ho incontrato da vicino, una tenerezza inaspettata ed una profondità d’animo enorme.

Con Benedetto sono diventato uomo, marito, padre... sono cresciuto!



Sono convinto che le sue “dimissioni” siano state un atto di grande umiltà e umanità che dovrebbero essere d’esempio a tutti noi. Lo Spirito Santo non agisce mai “a caso”...perchè adesso, in questo momento, la Chiesa aveva ed ha bisogno di Francesco!



Ma sulle parole di Benedetto io fondo il mio lavoro ed affido le coppie che ho ed avrò la gioia di fotografare, affidandole a Dio in ogni caso.

Questo breve discorso (grazie Giovanni per averlo postato) dovrei rileggerlo tutti i giorni, ringraziando per quello che ho ed ho avuto durante tutta la vita.

"Quando vi invito a diventare santi, vi sto chiedendo di non accontentarvi di seconde scelte. Vi sto chiedendo di non perseguire un obiettivo limitato, ignorando tutti gli altri. Avere soldi rende possibile essere generosi e fare del bene nel mondo, ma, da solo, non è sufficiente a renderci felici. Essere grandemente dotati in alcune attività o professioni è una cosa buona, ma non potrà mai soddisfarci, finché non puntiamo a qualcosa di ancora più grande. Potrà renderci famosi, ma non ci renderà felici. La felicità è qualcosa che tutti desideriamo, ma una delle grandi tragedie di questo mondo è che così tanti non riescono mai a trovarla, perché la cercano nei posti sbagliati. La soluzione è molto semplice: la vera felicità va cercata in Dio. Abbiamo bisogno del coraggio di porre le nostre speranze più profonde solo in Dio: non nel denaro, in una carriera, nel successo mondano, o nelle nostre relazioni con gli altri, ma in Dio. Lui solo può soddisfare il bisogno più profondo del nostro cuore." (Benedetto XVI)

Thomas Harris

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