sabato 20 dicembre 2025

Pane, amore e caos

Nata dall’amore tra cielo e mare,

tra il canto di una sirena e il sale .

Mani greche tracciarono un nome,

come un augurio: Neapolis.


Il Vesuvio ti guarda, padre e minaccia,

scrivendo col fuoco la tempra della tua gente.


Campane medievali battono il tempo,

vicoli stretti custodiscono preghiere e pane.

Re e rivoluzionari dividono lo stesso cielo,

azzurro, ostinato e immortale.


La Spagna porta ombra e splendore

e il barocco esplode come un coro.

I Borbone sognano palazzi e teatri,

mentre il popolo inventa canzoni

per non piegarsi al dolore.


Guerra e macerie,

ma la città si rialza da sola:

mani nude contro la paura,

quattro giorni per dire al mondo

che Napoli non si arrende. Mai!