sabato 14 dicembre 2024

Partenope al plurale ma cuore unico

Ammetto che ho avuto molto timore nell’approcciarmi a Partenope, plurale. Sono due i motivi che mi frenavano. Il primo è che conosco personalmente Angelo Orefice che ha curato la parte fotografica del libro. Eravamo colleghi universitari, poi la vita ci ha fatti perdere di vista ma sono sicuro che la stima reciproca non sia mai cambiata.

Il secondo motivo che mi intimoriva era il fatto che questo libro narra storie, ti fa entrare nella vita di nove donne e a me sembrava di entrare in casa loro senza chiedere il permesso. Poi mi sono fatto coraggio perché ho capito che la porta delle loro storie è stata aperta dalla bravissima Deborah Divertito che ha saputo, con delicatezza, raccontarci di donne che hanno lottato come solo loro sanno fare; di donne che, non senza dolore e sofferenza, hanno afferrato la propria vita per le mani e con esse hanno scritto la storia più bella; donne che hanno preso la mia mano trasportandomi nel loro mondo.