80 anni fa il D-Day, lo sbarco in Normandia.
L’obiettivo degli Alleati era quello di liberare Roma e Parigi. Per questo motivo furono progettate due operazioni di invasione via mare: una con uno sbarco ad Anzio, “Operazione Shingle” e l’altra in Normandia, “Operazione Overlord”. La prima iniziò con lo sbarco del 22 gennaio ma, dopo migliaia di morti e settimane di combattimento, il suo successo parziale (non furono raggiunti tutti gli obiettivi) fu messo in secondo piano dal clamore per la più imponente invasione via mare della storia.
Un’invasione che portò una stretta alle forze naziste che sarebbero state schiacciate ad Oriente dall’URSS e a Occidente dagli Alleati.
Solo nella giornata del 6 giugno del 1944 furono impiegati 156000 uomini nelle fila alleate e di questi, secondo ricerche recenti, 4400 morirono. Se aggiungiamo i feriti e dispersi il numero delle perdite sale ancora di più.
Molti di loro erano ragazzi di diciotto-venti anni che furono spazzati via nel fiore della loro bella e viva gioventù. Perché la guerra fa questo: con un’esplosione di dolore, toglie di mezzo ciò che di bello riempie il mondo. Tuttavia, questi ragazzi sacrificarono le proprie vite per la Libertà di un continente che conoscevano, se avevano studiato, solo dai libri.
Per questo dobbiamo ricordarli con orgoglio e onore.
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