lunedì 8 gennaio 2024

Accogliere il diverso

Se avessi letto prima questo libro (è stato edito del 2005) forse mi sarei evitato anni di fegato amaro per dimostrare che io sono più figo degli altri perché cristiano.

Ovviamente, non ho dubbi che Gesù è via, verità e vita. Tuttavia, per molto tempo nel passato ho lottato con chi non la pensa come me. Questa verità che professavo mi portava allo scontro e questo non portava frutto ne in me ne in chi incontravo. Dovevo fare un salto di qualità: passare dal professare al testimoniare.

Con il tempo ho capito che il centro della mia testimonianza doveva essere l’accoglienza di chi avevo di fronte perché, come ci suggerisce padre Fabio Ciardi, anche in chi non è cristiano può nascondersi il seme della verità. Il nocciolo sta nel farmi uno con chi è diverso da me perché, come ci suggerisce l’autore: “Farsi uno” non è una tattica, un semplice atteggiamento di benevolenza, di apertura, di simpatia, di stima, un’assenza di giudizi. E qualcosa di più. È sentire nostri i sentimenti dell’altro, le sue gioie e le speranze, così come i suoi problemi, e lavorare per risolverli come cosa nostra. Soltanto allora l’altro si sente amato con un cuore di carne, compreso, sollevato, perché c’è chi porta con lui i suoi pesi, le sue pene e anche le sue gioie. Perché l’annuncio deve essere accompagnato dalla testimonianza.

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