giovedì 4 agosto 2022

Nino e la passione per la terra

L’uomo che vedete nella foto è Nino Quaranta. Se vi trovate a parlare con lui si tocca con mano la passione e l’amore che dedica alla terra. Calabrese di Laureana di Borrello, da alcuni anni si occupa di coltivazione biologica votata alla giustizia sociale. Per questo ha fondato la Cooperativa Sociale “Della Terra contadinanza necessaria”. Non c’è bisogno di chiedergli il perché di questo nome, basta ascoltarlo per rendersi conto di quanto lui ci creda in questo progetto e del perché è necessario tornare ad un’agricoltura che metta al centro la naturalità del processo produttivo e dell’importanza di un’agricoltura biologica: per difendere la nostra terra ormai malata. Il suo, dice, è un atto politico.


Nino è uno che ci crede sul serio in quello che fa e difficilmente lo troverete a casa a poltrire sul divano. Nino è cosciente che per cambiare il mondo bisogna camminare per le sue strade senza paura. Lo si capisce quando parla dei terreni confiscati alla ‘ndrangheta che gli sono stati affidati: non ha paura di curarli “tanto… più di fare qualcosa alla mia macchina o a me stesso cosa possono fare?”, ha detto con una calma serafica che lascia spiazzati.


Nino non è come quei proprietari terrieri che sfruttano la manodopera (molte volte stranieri) per pochi spicci. Lui crede che una cittadinanza civile passi anche per una giusta retribuzione e che ad ogni lavoratore vada riconosciuta la sua dignità anche se questo significa rimetterci di tasca propria. I ragazzi che lavorano con lui sono africani, sono quei giovani che vivono nelle campagne intorno Rosarno e che molto spesso sono costretti a cedere ai ricatti dei propri datori di lavoro. Con “La Terra contadinanza necessaria” alcuni di essi trovano la dignità perduta. La cooperativa non giova di finanziamenti statali particolari e, molte volte, i soldi ce li rimette Nino di tasca propria. Qualche volta si è anche trovato senza operai ma lui sa che la terra è responsabilità di tutti e per questo, se passate per la campagna, lo trovate su un trattore, che pianta o raccoglie i frutti che la natura dona. Perché lui sa che quello che fa, probabilmente, non cambia il mondo ma è certo (e io con lui) che tutto ciò crea un’alternativa culturale alla società del consumo e dell’individualismo in cui tutti noi sguazziamo.



Qui inserisco il link della Cooperativa “Della Terra contadinanza necessaria”: https://www.dellaterra.it/

Nessun commento:

Posta un commento